Budoni: Regala l’azalea della Ricerca per la festa della Mamma.

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Domenica 8 maggio torna l'appuntamento con l'Azalea della Ricerca.
Con un contributo di 15 euro riceverai l'Azalea della Ricerca, un regalo speciale per la Festa della Mamma e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili.

 

Gli obiettivi di AIRC sono, da un lato, finanziare in maniera costante la ricerca oncologica, con particolare attenzione ai giovani ricercatori e, dall'altro, sensibilizzare e informare il pubblico.

L'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro è un ente privato senza fini di lucro, è stata fondata nel 1965 grazie all'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto dei Tumori di Milano, fra cui il Professor Umberto Veronesi e il Professor Giuseppe della Porta, avvalendosi del prezioso sostegno di noti imprenditori milanesi.

Dall'anno della sua fondazione AIRC si è sempre impegnata a promuovere la ricerca oncologica nel nostro Paese e si è progressivamente ampliata, fino a contare oggi 17 Comitati Regionali e oltre 4.500.000 sostenitori, tante persone che con la loro generosità sostengono l'Associazione, consentendole di esistere e di andare avanti.

 

L'attività di AIRC consiste nel raccogliere ed erogare fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e nel diffondere al pubblico una corretta informazione in materia. 

I fondi sono destinati alla ricerca sul cancro attraverso un processo di selezione e supervisione rigoroso, meritocratico e trasparente. La severità e professionalità delle valutazioni dei progetti di ricerca e delle borse di studio sono assicurate dalla Direzione scientifica il cui staff è costituito da persone di rilevante expertise tecnico scientifica.

 

A fianco del Comitato tecnico scientifico lavora un gruppo di oltre 600 ricercatori stranieri, scelti fra gli scienziati al top della ricerca sul cancro. Il loro compito è individuare i progetti migliori attraverso un processo che dura circa nove mesi.

 

Nel 1977 AIRC ha deciso di costituire la Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (FIRC), riconosciuta come ente morale nel 1980, con il fine specifico di acquisire legati, eredità e donazioni destinate al finanziamento della ricerca. Autonoma e indipendente per la sua diversa natura giuridica, ma complementare all'AIRC, la Fondazione ha il compito di costituire un patrimonio tale da garantire il futuro della ricerca.

In particolare, s’impegna a:

Dalla sua fondazione ad oggi AIRC ha conseguito questi risultati:

  • ha distribuito un importo complessivo di069 milioni di europer progetti di ricerca condotti in laboratori di Istituti, di Università e di Enti Ospedalieri in tutta Italia;
  • ha distribuito un importo complessivo di oltre 42 milioni di euro per borse di formazione a giovani ricercatori;
  • ha attuato, come è richiesto dall'art.2 del suo Statuto, un programma di divulgazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui progressi compiuti dalla ricerca nella prevenzione, diagnosi e terapia del cancro, principalmente attraverso la pubblicazione "Fondamentale", con il supporto di FIRC, e attraverso il proprio sito Internet.

 

Un cancro è sempre un evento traumatico, ma lo è ancora di più quando colpisce nell’infanzia o nel pieno della vita produttiva. Secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumore (AIRTUM), un tumore su 10 si manifesta sotto i 50 anni: circa 36.000 giovani e adulti sotto i 50 dovranno, ogni anno, fare i conti con una notizia che cambia la vita.

Tra questi ci sono bambini e ragazzi, ma anche donne e uomini in un’età nella quale si fanno progetti per il futuro sul lavoro e in famiglia.

Se un tempo, il cancro e la chemioterapia cancellavano la possibilità di avere dei figli, oggi non è sempre così. I progressi della ricerca scientifica consentono, in molti casi, di evitare danni al sistema riproduttivo e alle cellule che danno origine all’embrione. In altri casi è possibile preservare la fertilità in vista di una futura gravidanza che sarà ottenuta con l’aiuto delle tecniche di fecondazione artificiale.

 

Se il problema della fertilità tocca sia le donne, sia gli uomini, il dramma della malattia durante la gestazione colpisce prevalentemente il sesso femminile. Un tempo le madri dovevano fronteggiare decisioni terribili come procrastinare le cure per non danneggiare il piccolo che portavano in grembo, rischiando la propria vita.

 

Per fortuna oggi esistono alternative sicure per la madre e per il figlio. Un’altra vittoria della ricerca oncologica in cui l’Italia e AIRC hanno giocato un ruolo importante.

 

I volontari di AIRC vi aspettano a Budoni in piazza della Chiesa San Giovanni Battista.

 

Aiutate la ricerca donando un fiore a vostra “Madre”,

Madre a mio avviso è la parola più bella sulle labbra del genere umano, 
e la più bella invocazione è "Madre mia". 
E' la fonte dell'amore, della misericordia, 
della comprensione, del perdono e della Speranza 
Ogni cosa in natura parla della madre.

 

A videcci sani in piazza.