Budoni: Solidarietà ai territori colpiti dall’incendio.

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La coldiretti ha completato in questi giorni l'analisi dei danni subiti dai soci di Sedilo a seguito dell'incendio all'inizio di luglio.

E ora l'associazione di categoria avanza richieste precise alla Regione: lo sblocco dei premi comunitari e il supporto alle imprese nella ricostruzione delle recinzioni aziendali.

 

"Abbiamo sentito tutti i nostri associati - spiega Bachisio Medde, segretario di zona - e lo scenario è davvero preoccupante. Le aziende nostre associate colpite sono 103, per un totale di oltre 1100 ettari, e fortunatamente con danni sporadici a strutture ed attrezzature.

Sicuramente le attestazioni di solidarietà che arrivano da tutta l'Isola stanno aiutando le aziende a tamponare nell'immediato, ma gli allevatori hanno necessità di liquidità.

Altra problematica, che farà maggiormente sentire i propri effetti da settembre, è la pressoché totale distruzione delle recinzioni aziendali".

 

Il direttore di Coldiretti Oristano Giuseppe Casu chiarisce inoltre:

 "La situazione complessiva richiede un impegno forte della Regione su vari fronti: 

Abbiamo sentito le rassicurazioni complessive scaturite dall'incontro del Governatore Pigliaru e dell'Assessore Falchi con il Ministro Martina, in ordine alla riorganizzazione di AGEA, ma su queste aziende serve un canale preferenziale.

Altro tema importante è quello della ricostruzione delle recinzioni: si tratta di un investimento troppo oneroso per le imprese già fiaccate dall'incendio, per cui chiediamo alla Regione di lavorare all'individuazione di uno strumento dedicato che possa supportare finanziariamente le aziende nelle attività di ricostruzione. Ma l’emergenza ora è  quella relativa al benessere degli animali rimasti senza foraggio, chiediamo, infatti, di accelerare lo sblocco dei pagamenti comunitari d’indennità compensativa.

 

L'appello è che dopo la vicinanza della prima ora, la Regione non lasci sole le aziende colpite proprio nel momento più difficile, e le accompagni verso il ritorno alla "normalità" produttiva".

 

Però a volte dagli eventi negativi vengono fuori belle e positive storie: Poche ore dopo l’incendio era già partita la gara di solidarietà.

 

Tra le varie cittadine anche Budoni si è mobilitata per dare soccorso ai sedilesi colpiti dal disastroso incendio di qualche giorno fa.

 

E questo grazie a alcune ragazze, in primis Annalisa Manca di Oliena ma da anni residente a Budoni e Alice Azara di Budoni city alle quali se ne sono aggiunte altre.

Ma preferisco far parlare direttamente una delle promotrici:

 

Annalisa, raccontami la tua storia, come è nata l’idea di intraprendere questa avventura:

 

“ La mattina seguente al devastante incendio, facevo colazione con la mia amica e ci siamo chieste come potevamo dare il nostro contributo alla causa, e allora ci siamo attivate a racimolare un po’ di danaro, per l’acquisto del foraggio destinato alle bestie delle aziende rimaste vittime dell’incendio, e grazie alla nostra faccia tosta e alla bontà di alcuni Budonesi siamo riuscite, in soli sette giorni, a racimolare ben 835 euro, destinati interamente  all’acquisto del fieno.

Voglio ringraziare dunque, oltre a chi ha contribuito con le donazioni, anche Alessandro Ladu di Torpè, perché ci ha venduto il foraggio a prezzo di favore, mettendo a disposizione i suoi mezzi, un altro grazie va alla ditta NIEDDU di Olbia, che ci ha messo a disposizione gratuitamente l’ autotreno per portare il fieno a destinazione (SEDILO) e all’autista del mezzo, il signor Roberto Muntoni di Budoni, che ha dato il suo contributo, molto gradito, nel guidare tale mezzo di trasporto superspeciale; ma il grazie più grande va a Pasquale Canu di San Pietro, che è stato il nostro referente logistico, colui che ci ha dato tutti i contatti per realizzare questa nostra piccola impresa.

Il contribuito economico è stato donato completamente da privati Budonesi, minima invece è stata la partecipazione dei turisti… ma bisogna considerare la mancanza di tempo e di mezzi informativi a nostra disposizione, ecco perché mi fa piacere che lu bandidori si sia interessato a noi, so che tale giornale ha la possibilità di arrivare dove noi non possiamo….”

 

Noi della redazione de lu bandidori, oltre essere orgogliosi dei nostri concittadini e di queste, straordinarie ragazze, ci prendiamo carico di tale istanza e chiediamo esplicitamente all’amministrazione comunale che si faccia avanti per contribuire in maniera concreta per dare una mano d’aiuto a questi nostri conterranei;

noi più di altri abbiamo vissuto in prima persona: sia la furia travolgente dell’acqua e della natura che la codardia umana che a suo tempo accese in maniera vile i focolai nel nostro territorio, sappiamo bene quanto piacere faccia ricevere una mano d’aiuto in momenti così difficili.  

 

Un piromane in senso clinico non ha generalmente altri sintomi esclusa la fissazione per il fuoco che è la causa del suo comportamento: il fuoco viene utilizzato solo per indurre euforia, ma spesso chi compie quest’atto cosi vile è mosso da interessi personali più che da disturbi psicologici

A videcci sani.