IL POSTAMATTO.

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L’ufficio postale chiamato allora “Conservatoria” fece la sua comparsa a Budoni negli anni ‘20 in via Nazionale dove ora sorge la “gelateria del Corso”, è aveva come primo ufficiale la signora Domenica Meloni, naturalmente quest’ufficio era in sostanza di tipo casalingo, le operazioni svolte erano semplicissime riguardavano, infatti, solo l’arrivo e la spedizione della corrispondenza ordinaria.

 

Negli anni ’30 questa fu trasferita dalla parte opposta della strada (vicino alla piazza della Chiesa) sempre in via Nazionale questa volta la titolare era signora Giovanna Canu, anche qui le operazioni non erano assai diverse dalla precedente gestione;

 

Negli anni ’50 l’Ufficio si spostò ancora una volta dalla parte opposta della strada (affianco al “Central Bar”) dove la responsabile era sempre la signora Giovanna Canu originaria di Agrustos e moglie del Maresciallo Amadori nonché madre di Tommaso Amadori che svolse all’interno dell’ufficio postale la figura del coadiutore, susseguirono come titolari il signor Raspa di Orune per poi arrivare alla signora Paolina Chessa che divenne tra l’altro moglie del signor  Tommaso.

 

Nell’anno 2000 l’Ente Postale, dopo vari sondaggi ritenne opportuno aprire uno dei primi uffici di nuova generazione della Sardegna proprio a Budoni, questo perché l’afflusso turistico del paese era in grande ascesa.

 

(Va ricordata una breve permanenza dell’Ufficio Postale nei locali del vecchio Municipio per motivi tecnici).

 

Ecco allora che completamente rimodernato, il nuovo ufficio postale fu inaugurato il 23-06-2001 dall’allora sindaco Gianni Nieddu alla presenza del direttore regionale delle Poste Italiane Maria Teresa Lilliu, di quello provinciale Peppino Meloni e naturalmente dal  direttore dell’ufficio Budonese Piero Pinna;

 

Il nuovo locale (dove lo conosciamo oggi), fu realizzato secondo il moderno Layout: non ci sono più i vetri di separazione tra impiegato e cliente, e oltre ad un nuovo sportello dedicato alle operazioni di consulenza e marketing, sono attivi tre sportelli per il Banco Posta e uno per i Prodotti Postali.

 

Tutte le postazioni, compresa quella per la consulenza, sono informatizzate e abilitate a svolgere qualsiasi funzione: sono in grado, pertanto, di far fronte a tutte le richieste anche in caso di notevole affluenza di pubblico.

 

L'edificio è dotato di blindature anti rapina di nuova concezione e tutti gli sportelli sono dotati di un dispensatore di denaro a tempo:

inoltre, con apposite telecamere a circuito chiuso sempre in funzione, la sala viene monitorata attraverso un centro di controllo.

 

Ciononostante, l’ufficio postale subì nel 2009 una rapina per opera di due uomini armati e col volto coperto, che fecero perdere le proprie tracce portandosi via novemila euro.

 

Per rendere fruibile l'ufficio ai disabili, l'ingresso è dotato di un accesso facilitato e uno degli sportelli è dotato di un piano di lavoro più basso.

 

All'esterno dell'ufficio, infine, uno sportello automatico consente (o, meglio, consentiva) ai titolari della carta Postamat di prelevare contanti anche oltre l'orario di apertura:


L’uso dell’imperfetto è d’obbligo, poiché da qualche anno lo sportello “Postamat” è in pratica inutilizzabile per via del fatto che ciò che appare sullo schermo risulta illeggibile e oscurato;


Senza voler pretendere di stabilire con certezza cosa vi sia all’origine di tale sconveniente, si possono comunque formulare delle ipotesi:


il suo posizionamento, che in certi orari risulta direttamente contrapposto ai raggi solari, non è sicuramente l’ideale.

I raggi ultravioletti agiscono sui prodotti chimici del display a cristalli liquidi, alterandone le prestazioni e riducendone drasticamente la durata;

 

Le alte temperature sono il peggior nemico dei composti organici presenti nei display LCD, che sono progettati per lavorare a determinate temperature di esercizio: anzi, c’è proprio una raffinatissima gestione delle temperature alla base del loro funzionamento, e se un fattore esterno (come i raggi ultravioletti) interviene alterando questo delicatissimo equilibrio, un malfunzionamento è il minimo che possa capitare.

 

Naturalmente questa non ha la pretesa di essere una spiegazione, però è certo che esporre un display LCD ai raggi solari non è “mai” una bella idea.

 

Queste lamentele mi sono pervenute non soltanto da Budonesi titolari di un conto postale nell’ufficio in questione ma anche da centinaia di turisti che non avendo potuto prelevare i contanti, che sicuramente avrebbero speso in loco, si sono dovuti rivolgere ai comuni limitrofi a discapito delle nostre finanze.


Purtroppo, si tratta di un servizio che può essere definito tale solo se funziona al 100%: vista la crisi che ci attanaglia da tempo e visto che Budoni è un paese che basa la propria economia sul turismo, mi sembra doveroso che le Poste Italiane si attivino in modo repentino affinchè tale servizio sia nuovamente e pienamente fruibile da tutti, se poi anche la Pubblica Amministrazione volesse darci una mano nel sollecitare chi di dovere ad attivarsi per la risoluzione di questo problema sarebbe cosa gradita.

 

Anche perché l’alternativa sarebbe quella di aggiornare le opzioni del postamat Budonese nel seguente modo:

1-preleva,

2-circuito Internazionale,

3-ricarica telefonica,

4-Vai a San Teodoro.