LA CASA DELLA SALUTE.

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Nel consiglio Comunale del 16 aprile 2015, il Sindaco Porcheddu nel secondo punto all’ordine del giorno ha comunicato una notizia molto importante per la comunità, non solo Budonese ma dell’intero territorio circostante.

 

Come ben saprete la provincia di Olbia-Tempio è governata da un commissario straordinario, il dottor Giovanni Antonio Carta, in quanto destinata a morire;

se è vero che la provincia non esiste più, e anche vero però, che esiste una consulta dei 26 comuni che riguarda il territorio Gallurese, i rispettivi 26 sindaci si riuniscono, talvolta, quando le decisioni politiche riguardano l’intera comunità Gallurese, nell’ultima riunione infatti, si è parlato di una problematica relativa l’ASL di Olbia.

 

I 26 sindaci hanno fatto una proposta al Commissario della Asl di Olbia, dottor Paolo Tecleme, chiedendogli di dotare i vari territori della Gallura di un servizio extra ospedaliero, oltre quello di Olbia, al fine di garantire un servizio primario come quello relativo alla salute, dando così risposte alle numerose istanze dei cittadini;

 

Se è vero che la distanza che intercorre tra Budoni e, l’ospedale di Olbia, è una distanza abbastanza corta, è anche vero che spesso e volentieri capita, purtroppo, di avere necessità del pronto soccorso, entrare ad esempio a mezzanotte e andare via la mattina seguente o viceversa, a causa del riversarsi di una mole di utenti provenienti da tutto il territorio che non rende fruibile il transito e lo smistamento degli stessi pazienti dal pronto soccorso ai vari reparti.

 

A tal proposito si è deciso di suddividere i 26 comuni della provincia in 11 macro aree, all’interno della quale ci sarà un capoluogo munito di una struttura extra ospedaliera;

 

Una di queste comprende il comune di San Teodoro, Loiri Porto San Paolo, Padru e naturalmente Budoni;

 

La notizia è che BUDONI è stato  scelto come CAPOLUOGO di questa macroarea per un progetto denominato “La Casa della salute”.

 

Si sta stilando un primo protocollo d’intesa con la regione per avviare, nell’attuale ambulatorio Budonese, una serie di attività che nelle prossime settimane dopo i vari incontri e accordi fra gli enti interessati, saranno illustrate per partire come progetto pilota.

 

Il sindaco ha voluto sottolineare che questa non dev’essere una battaglia di campanile, perché non dobbiamo ragionare in questi termini, ma è anche vero che per anni ci hanno privato della guardia medica, creando non pochi disaggi, presente invece a San Teodoro; (argomento trattato più volte in questa pagina).

 

Il ragionamento che il Sindaco Porcheddu ha fatto è semplice:

“Noi vogliamo dare ai nostri concittadini Budonesi, la possibilità di avere dei servizi adeguati in base alle esigenze del Paese, perché siamo  parte integrante del territorio e siamo parte integrante della comunità che a gran voce chiede quelli che sono i servizi primari, all’altezza del valore che questa comunità ha sempre manifestato e manifesta anche in questo momento”.

 

Il primo passo è stato fatto, ora bisogna aver pazienza che l’iter burocratico proceda, sperando, senza intoppi.

 

Io penso che chi governa sia responsabile della sanità dei loro popoli; essi possono fare fronte a questa responsabilità, unicamente prendendo le misure sanitarie e sociali adeguate.

Ebbene quest’Amministrazione lo sta facendo e di questo bisogna prenderne atto!

 

A videcci sani!