LA MOVIDA BUDONESE…

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Stavo cercando le parole giuste per descrivere il Party Beach Summer svoltosi il 29 luglio nel Lido di Budoni e la parola per descriverlo è stata solo una: un SUCCESSO.

 

Oggi vorrei analizzare non solo la festa in spiaggia dell’altra sera, a cui hanno partecipato almeno un 4000 persone, ma anche gli altri elementi che stanno caratterizzando questa stagione 2015 come la rinascita della movida Budonese.

 

Sorseggiando un drink rinfrescante lungo la passeggiata in un’isola pedonale stracolma di gente, ho avuto modo di parlare con gli amministratori pubblici, con gli operatori turistici, con i ragazzi Budonesi e infine i con i turisti;

Tutti concordano sul fatto che Budoni ha ingranato la marcia sul fronte del divertimento e della movida in generale.

 

Basti pensare alla rinascita dell’isola pedonale che accoglie dalle 70 alle 90 bancarelle, ricreando così quello che può definirsi lo “struscio” Budonese e che grazie al nuovo servizio di “bus navette gratuite” consente anche ai villeggianti delle strutture ricettive (site fuori città) di arrivare comodamente a Budoni, incrementando così l’afflusso dell’isola pedonale, e non solo.

 

Questo, oltre ad incrementare gli acquisti nelle varie boutiques, consente anche ai turisti di bere un drink in più, (evitando così l’utilizzo dell’auto in stato di ebbrezza) nei “nostri” locali che allietano le serate con ottimi cocktail e con la musica live lungo tutta la via principale;

 

I turisti, quest’anno, hanno l’imbarazzo della scelta fra i numerosi eventi sia comunali che privati, all’insegna del divertimento tra Musica, Arte, Cultura, Spettacoli e show di ogni genere il tutto grazie ad una vena artistica innata in questo paese, basti pensare al numero elevato di gruppi musicali presenti, o ai musicisti che hanno iniziato una carriera oltre mare, o ai cantanti, o agli organizzatori di eventi tutti con un unico DNA Budonese.  

 

Ma la novità di quest’anno è che il turista non sarà più costretto a prendere la macchina per andare a ballare (a San Teodoro), perché potrà andarci liberamente e in maniera gratuita con un bus navetta, e finalmente a Budoni (Agrustos).

 

Ecco, appunto, che la rinascita della discoteca “Budonese” PATA CLUB, ha ristabilito la concorrenza con San Teodoro; infatti, secondo i dati a mia disposizione, il Pata club starebbe dando filo da torcere alla storica discoteca “Ambra Night”, che inizia a sentire il fiato sul collo del club più grande del nord Sardegna.

 

Infatti, finiti gli anni di gloria del vecchio Pata Pata, Budoni rimase orfana di un club notturno di tendenza, ma la nuova gestione, del “Pata Club”, affidata all’Art Director e Manager Alessio Fedeli, si è rivelata vincente.

 

A poco meno di due mesi dalla sua riapertura, (il 13 Giugno), ha registrato un successo dopo l’altro, grazie alla cura e all’attenzione nella programmazione musicale che si è rivelata varia e completa.

La musica che ha inizio dalle 23:00 con il latino americano prosegue poi la serata con la musica Hip Hop e la musica House;

nel privè Pata Gold, invece, si da spazio alla musica Revival ‘70/’90 e alla musica dal vivo.

 

Ogni notte il turista potrà godere di un ospite speciale, ad esempio hanno già partecipato:

Max Brigante di radio 105, Andro dei Negramaro, Jonas Berami de il Segreto, Rudeejay, i Two Fingerz, Ema Stokholma e Andrea Delogu, Enigma e DjRave, Nari & Milani e Don Joe, Marraca$h per non parlare dell’entusiamo trascinante di Umberto e Rudy Smaila e altrettanti si aggiungeranno alla lista.

 

La sensazione che si respira nell’aria è di soddisfazione, soddisfazione per l’amministrazione comunale che ha sempre creduto nella movida e nei giovani, soddisfazione per i gestori dei vari locali notturni, soddisfazione per i turisti che godono di tali servizi ma soddisfazione anche per molti Budonesi che vedono crescere il loro paese sotto i propri occhi.

 

Qualcuno si chiedeva come far crescere Budoni?

 

La risposta per quanto potesse essere scontata e banale era solo una: INVESTIRE “MOLTO” SUL TURISMO.

 

Ritenere, infatti, il turismo, un settore secondario (all’edilizia) non è stato solo assenza di strategia ma lassismo.

Fino a 10 anni fa si è campato di rendita.

C'era la certezza che i turisti comunque sarebbero venuti da noi, quindi è stato più semplice lasciare andare in balia di se stessi i piccoli imprenditori turistici che non iniziare a ragionare in termini di programmazione.

Invece, i turisti, a un certo punto hanno smesso di venire.

 

Occorreva agire, e presto.

Bisognava creare una sinergia per trasformare questo comparto chiave dell'economia in uno dei volani per la ripresa, investendo sul settore e promuovendo le nostre peculiarità: mare, spiagge, cultura, folklore, artigianato, tradizioni e servizi.

 

Il turismo per anni è stato un oggetto misterioso, in cui quasi nulla era programmato e dove molti continuavano a correre in ordine sparso, la volontà del sindaco Porcheddu è stata quella di creare una base operativa di coordinamento affiancata all’assessorato al Turismo e al Commercio, investendo nel settore mezzo milione di euro, ora sarà solo il tempo a dire se la sua è stata una scelta giusta oppure no.

 

Sorseggiando una bibita fresca in una spiaggia stracolma di persone il sindaco fa il punto della situazione:

 

«In tanti anni, Budoni non è riuscito a presentarsi sul mercato con un’immagine unica di paese turistico. Ogni operatore era impegnato a vendere il suo pezzetto di territorio mentre la concorrenza faceva passi da gigante, e sempre in maniera più compatta, ecco perché come primo cittadino ho deciso di fare delle scelte concrete al riguardo, investendo ben 520 mila euro su servizi e sul turismo, parte dei quali autofinanziati dal turismo stesso, tramite la tassa di soggiorno; per alcune persone mezzo milione di euro è troppo? Beh, per me invece, è troppo poco…. ciò che è stato investito fino a ieri».

 

Poi a parlare è l’assessore al Turismo Gianfranco Maccioni che dice:

“Noi dobbiamo imparare a promuovere la nostra identità, ben sapendo che ormai il turista non si accontenta solo del mare meraviglioso e di una spiaggia incantevole. Il viaggiatore vuole conoscere, integrarsi, e noi dobbiamo conquistarlo con proposte esclusive e il successo di quest’estate dev’essere un orgoglio non solo per la nostra amministrazione ma un orgoglio per tutto il paese”.

 

Ora:
che l’investimento di quest’Amministrazione sia stato ingente rispetto alle altre amministrazioni è vero;

ma è anche vero che a Budoni dal 2014 al 2015 si è avuto un incremento di visitatori che oscilla tra il 15 e il 20% in più (in base all’analisi dei dati relativi a: differenziata, Abbanoa, tabacchi, parcheggi e altro ancora);

 

Il dilemma è questo:

L’incremento di visitatori del nostro paese è da collegarsi all’azione politica dell’Amministrazione Porcheddu oppure è opera di entità a noi sconosciute?

A fine stagione sarà opportuno sedersi e fare un bilancio della situazione in maniera obiettiva.

 

Per ora quello che posso dirvi è che, è finito il tempo di un San Teodoro prima della classe e che la stessa, deve rassegnarsi al fatto che Budoni è in corsa per stare in cima, fra i più importanti centri turistici del Nord Sardegna.     

 

A videcci sani e… siate fieri di essere Budonesi.