Università di Giurisprudenza a Budoni.

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La storia della Facoltà di Sassari comincia nel maggio del 1562 quando, presso il Collegio dei Gesuiti, si tennero le prime lezioni di diritto.

 

Nel 1611 il Col­legio prese il nome di “Alma Primaria Universitas Turritana Sacerensis” e cominciò ad attribuire i gradi accademici agli studenti sardi. Nel corso dei secoli successivi la Facoltà ha dato alla Sar­degna e all’Italia grandi ingegni, docenti univer­sitari, magistrati che hanno ricoperto i gradi più elevati dell’ordinamento giudiziario, consiglieri di Stato, uomini politici, tra cui due Presidenti della Repubblica.

 

Questa premessa per arrivare all’aprile 2003 dove il Comune di Budoni con una delibera si convenzionò con la facoltà di Sassari per realizzare un progetto di for­mazione a distanza;

 

Il comune di Budoni aveva, infatti, l’esigenza di favorire e incrementare l'acquisizione di una preparazione di livello universitario rivolta ai propri cittadini e a eventuali utenti residenti nei comuni limitrofi;

 

Per anni questo è avvenuto tant'è che sono state assegnate diverse lauree grazie a questa sede;

 

In questi anni la media degli iscritti non era male ma anno dopo anno vi è stato un declino costante e inesorabile delle iscrizioni riducendosi sempre più fino ad arrivare ad oggi dove gli iscritti sono pari a nove, sette provenienti da Posada e solo due di Budoni di cui uno di questi non frequenta.

 

Capirete bene che i tagli che ogni anno ricadono sul bilancio del nostro comune dal governo centrale per via della Spending review costringono le amministrazioni a fare delle scelte;

 

In questo periodo di crisi economica il comune si comporta come un buon padre di famiglia che è costretto per far tornare i conti a prendere delle decisioni e a valutare quali servizi devono essere rimodulati al fine di spendere meno spendendo però meglio e se necessario a  tagliare ciò che non si può permettere.

 

In questo caso specifico la spesa totale derivata da costo personale, contributi una tantum e spese di gestione va a formare una cifra importante di circa 40.000 euro l’anno.

 

Ecco che il Sindaco Porcheddu e tutta la giunta hanno invitato a una riunione i vari Sindaci dei paesi limitrofi in particolare quello di Posada per trovare un accordo a un’eventuale suddivisione dei costi in qualità del fatto che i cittadini dei paesi limitrofi usufruiscono di un servizio dove tutte le spese sono però pagate dal comune di Budoni.

 

Ma a tale appuntamento non si è presentato nessuno.

 

In effetti, noi Budonesi stiamo spendendo 40.000,00 euro per la formazione di una sola persona di Budoni.

 

Ecco che Il sindaco e tutta la giunta comunale ha iniziato a fare una riflessione sul fatto che il nostro è un paese a vocazione turistica e sarebbe dunque opportuno andare a ragionare su un investimento futuro riguardante una formazione in loco di personale molto preparato in materie turistiche, dando sbocchi di lavoro maggiori ai ragazzi e incrementando la qualità dei servizi sulle strutture già esistenti nel nostro paese.

 

In questi giorni l’intero consiglio comunale prenderà delle decisioni importanti al riguardo perché è impensabile che in un momento di crisi dove le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese per la mancanza di lavoro si possa sprecare anche un solo euro;

 

C'è un momento in cui dobbiamo decidere in maniera risoluta cosa fare, in caso contrario la deriva inesorabile degli eventi prenderà la decisione al posto nostro.