Allarme siccità in tutta la Baronia

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La quattro gocce cadute in la Sardegna negli ultimi giorni di dicembre, anno portato ben pochi benefici ai campi riarsi dalla sete.

Neve all’interno, ma in Baronia tanto vento e poca pioggia che non ha fatto alzare di un millimetro il livello dell’acqua contenuta nell’invaso della diga Maccheronis.

Una situazione davvero drammatica nelle campagne di Budoni che deve fare i conti con un’inattesa siccità e i rubinetti chiusi da parte del Consorzio di bonifica che gestisce le acque del lago di Posada.

Imprenditori agricoli, piccoli coltivatori e allevatori per hobby sono quindi costretti ad approvvigionare case e bestiame con le autobotti o con bidoni utilizzando spesso mezzi di fortuna.

Da oltre una settimana, infatti, case coloniche e aziende agricole di tutta la piana compresa tra Berchida in agro di Siniscola e San Teodoro, si trovano con i rubinetti chiusi a causa della siccità che ha gravemente colpito il versante orientale sardo.

Nell’invaso del Maccheronis, ci sono meno di due milioni di metri cubi d’acqua appena sufficienti per alcuni mesi a garantire un utilizzo per il consumo umano, per le campagne, ci si affida invece alla divina provvidenza con la speranza che nei prossimi giorni, le nuvole si fermino per scaricare una quantità d’acqua sufficiente a riempire l’invaso di Torpè.

L’amministrazione comunale di Budoni ha già iniziato a inviare autobotti, su richiesta, in attesa che il consorzio di bonifica abbia l’ok dalla Regione Sardegna per l’apertura almeno ogni due giorni dell’acqua; l’amministrazione per ora utilizza il piano “B” affidandosi a rituali ancestrali della danza della pioggia.