Budoni: Belzebù è a casa nostra?

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La medaglia miracolosa falsificata.

 

Belzebù, Satana, Asmodeo, Lucifero. I nomi cambiano la sostanza resta: “il diavolo esiste davvero”. Parola di Papa Bergoglio che non troppo tempo fa, nella messa mattutina di Santa Marta, è tornato a martellare sull’argomento per fare capire ai fedeli che la presenza del Male, quello con la M maiuscola, non è frutto di una fiction o di un romanzo fantasy.

Nella predicazione di papa Bergoglio il soggetto demoniaco ritorna con notevole frequenza. Lo definisce per quello che è, un pericolo reale, senza ridurlo a metafora. Più volte ha chiesto ai fedeli di non minimizzare il lavorìo del diavolo, insistendo soprattutto sulla concretezza di una presenza nefasta nella vita di ognuno, nel quotidiano. Per papa Bergoglio il diavolo non è un mito, ma una persona reale. "Il principe di questo mondo".

 

A tal proposito anche il parroco di Budoni la scorsa settimana ha trattato l’argomento, seppur in forma differente, mettendo in guardia tutta la popolazione del paese riguardo alla falsificazione della famosa “medaglia miracolosa”, presente in tante case dei fedeli Budonesi, e della possibilità che alcune di esse possano essere state prodotte con alterazioni aventi per oggetto simboli demoniaci.

 

La medaglia miracolosa (o medaglia della Madonna delle Grazie) è il nome che la tradizione devozionale cattolica ha dato alla medaglia realizzata in seguito a quanto sarebbe accaduto nel 1830 a Parigi, in rue du Bac n.140, a santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, la quale riferì di aver avuto delle apparizioni della Madonna. Secondo quanto riferito da suor Labouré, questa medaglia sarebbe stata coniata dietro ordine esplicito della Madonna, dato durante la seconda apparizione (27 novembre 1830), come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie. 

 

Ma vediamo qui di seguito cosa il nostro sacerdote ha detto a fine messa ai presenti:

“cari fedeli, volevo informarvi che sono in circolazione, alcune medagliette false di Maria delle Grazie, meglio conosciute, come “la medaglia del miracolo”, queste, infatti, sono state alterate nella simbologia stampata sul retro, con piccoli accorgimenti che richiamano: loghi massonici e demoniaci, per tanto v’invito a disfarvene immediatamente, gettandole via dopo aver recitato una preghiera, oppure nel dubbio può portarle in chiesa e provvederemo noi a disfarcene per sempre, andate in pace e state sereni”.

 

Dopo tale dichiarazione in molti si sono messi a frugare tra i cassetti della vecchia credenza, oppure nel porta gioie di famiglia, o addirittura nella collanina che portano al collo,  è nata così la psicosi della “medaglietta di nuovo conio del demonio”, ma vorrei tranquillizzare la popolazione, in particolare i più sensibili a tale argomento, perché se è vero che Lucifero è tra noi è anche vero che noi Budonesi abbiamo un’arma in più: don Chessa!

 

Infatti, forse tutti non sanno che, il nostro sacerdote è stato delegato dal Vescovo come esorcista della diocesi di Nuoro, infatti, solo lui e il vescovo può eseguire un esorcismo “maggiore”, don Chessa è uno dei più importanti esorcisti dell’intera isola di Sardegna e non solo, basti pensare che in italia gli esorcisti nominati ufficialmente sono circa 200 e che a livello internazionale  ci sono addirittura delle nazioni quali  prive d'esorcisti e nella stessa America, seppur così vasta, gli esorcisti sono veramente pochi.

 

Ciò detto per rasserenare gli animi e per darvi le informazioni opportune affinchè possiate con tranquillità, riconoscere le medagliette vere da quelle falsificate.