Lu Bandiadori:
Nel passato, prima dell’avvento dei mezzi di comunicazione, molti non sapevano leggere e molti annunci (sia delle autorità locali, che di privati per scopi commerciali) venivano resi noti, a voce, da un banditore. Nella nostra isola, nel periodo del dopoguerra, il banditore era molto importante.
Egli percorrendo la via principale si fermava di tanto in tanto nei punti nevralgici del paese e con tre squilli della sua trombetta faceva affacciare le comari dai balconi e fermare i lavoratori.
Iniziava sempre i suoi proclami dicendo “Si ghettat custu bandu…”, scandiva ogni parola e divideva ogni annuncio da un altro tramite uno squillo. Annunciava prima i bandi ufficiali dalle Autorità: le delibere del Comune e i vari regolamenti.
Successivamente venivano bandite le comunicazioni delle forze dell’ordine: denuncia di furti avvenuti nelle campagne circostanti e altri avvertimenti di pubblica sicurezza.
Solo alla fine venivano i “consigli per gli acquisti”, annunci pubblicitari riguardanti carne fresca, frutta, vino novello e chi più ne ha più ne metta.
“Il banditore” era un’istituzione di molti paesi della Sardegna, serio nella sua professione e accompagnato dalla scintillante trombetta che caratterizzava il suo personaggio.
Egli era praticamente l’unico depositario delle novità, di quel poco di ‘nuovo’ che in quegli anni si muoveva. Era allo stesso tempo radio, giornale e Gazzetta Ufficiale. Reclamizzava con enfasi sia l’arrivo nel paese dei venditori dei prodotti della montagna che le macellazioni del fine settimana, l’apertura di un nuovo spaccio o l'arrivo dei pesci freschi; l’organizzazione delle feste del Paese o l’arrivo nei locali del Comune dell’esattore per la riscossione delle imposte (s’affoghizzu).
Da buon showman adattava tono e intensità della voce al contenuto del messaggio: triste o lieto che fosse. Pesava le parole come un grande attore, arricchendo il messaggio con ampi gesti delle mani e delle braccia e con posture che davano al messaggio un tono di spettacolo. Era un grande trasformista!
Il mio intento è quello di riportare agli antichi fasti questa figura, seppur utilizzando una tastiera al posto della trombetta e il web anziché la piazza, io cerco, umilmente, di arrivare alla gente comune, alle autorità, ai commercianti, agli anziani, ai ragazzi, ai disabili, alle mamme con il duplice fine di dar voce a ciascuno di essi e di tenerli informati offrendo, così, un servizio al cittadino.
Cerco di sfruttare la satira come fattore strategico, con una forma di comunicazione che è un mix testuale e visivo cercando di divertire con le vignette talvolta irriverenti ma con l’obiettivo principale di portare all’attenzione della popolazione le problematiche del paese.
Talvolta criticando in maniera costruttiva le scelte politiche e altre volte evidenziando invece, gli aspetti positivi del paese (e dei suoi cittadini).
Nato e cresciuto nel tempo grazie a Facebook, oggi “Lu Bandidori” ha ritenuto necessario dar vita ad un sito internet ufficiale che, affiancandosi alla pagina Facebook, consentirà ai lettori di approfondire ogni singolo articolo con maggior ricchezza di contenuti multimediali e, grazie ad un modulo specifico, segnalare con più facilità eventi e problematiche del paese di Budoni e promuovere le proprie iniziative.
A videcci sani!