E' oramai da un mese, che gli studenti della scuola alberghiera attendono risposte alle loro istanze, domande lasciate inevase da parte della dirigenza scolastica dell' I.P.S.A.R di Arzachena, ecco perché i ragazzi hanno deciso di dar vita alcuni giorni fa ad una serie di manifestazioni studentesche, l'ultima il 6 novembre.
Secondo il loro portavoce, queste manifestazioni hanno un obbiettivo ben preciso: Confrontarsi con la dirigente scolastica e avere delle risposte concrete a problemi reali.Qui di seguito le istanze espresse in maniera diretta
da parte di uno dei rappresentanti degli studenti:
" Il primo problema è quello di tipo logistico: è noto da tempo che le condizioni della struttura Budonese siano disastrose e strutturalmente inadeguate ad accogliere i tanti studenti, siamo infatti 180, di conseguenza diverse classi sono costrette a fare lezione in altre strutture decentrate: 4 classi nella ex scuola di Agrustos, 3 classi a Budoni centro sopra il Museo e infine 6 classi all'istituto centrale di Agrustos, con tutte le problematiche che essa comporta; in particolar modo per i pendolari, infatti, basti pensare che quelli diretti a Padru hanno la fermata ad Agrustos vicino alla Madonnina, ma sono sparsi nelle tre sedi, e hanno necessità di tempo per arrivare puntuali alla fermata, in più due volte alla settimana i ragazzi escono alle 14:45 ma il bus per Padru parte alle 14:30 ed è l'ultimo per la coincidenza e chi lo perde deve chiedere passaggi a destra e a manca, e parliamo anche di ragazzi minorenni; il bus per Olbia, invece, parte alle 14:50 ma da Budoni centro, dunque i ragazzi che escono alle 14:45 in 5 minuti, dovrebbero scendere da Agrustos per non perdere il bus, e chi non è così rapido è costretto a fare rientro a casa alle 18:00 di sera.
La nostra richiesta è quella di tornare al vecchio orario per i due giorni a settimana con l'uscita alle 14:40, affinché solo gli studenti provenienti da Padru debbano uscire prima alle 14:10.
La seconda problematica, riguarda i ritardi nell'indire una gara d'appalto per l'approvvigionamento delle derrate alimentari e dell'altro materiale necessario per i laboratori di pratica;
La nostra richiesta è quella di farlo il prima possibile.
La terza riguarda la riduzione delle ore di pratica, sebbene la nostra sia una scuola professionale la drastica riduzione di queste ore andrà a penalizzare la nostra stessa formazione.
La nostra richiesta è quella di aumentare le ore settimanali di laboratorio.
La quarta problematica riguarda l'organizzazione interna, denunciamo infatti, che non tutte le cattedre sono state assegnate di conseguenza noi alunni siamo obbligati a fare l'orario completo nonostante tantissime ore restino scoperte.
La nostra richiesta è di velocizzare l'iter burocratico di assegnazione delle cattedre.
La quinta problematica è collegata alla disorganizzazione dirigenziale, infatti, per motivazioni non chiare, i ragazzi di quarta e di quinta non hanno avuto modo ancora di iniziare gli stage per l'alternanza scuola lavoro che sarebbero dovuti partire nel mese di settembre, tali ritardi per i ragazzi di quinta saranno ancora più pesanti, poiché si troveranno a maggio a fare oltre che gli stage anche la preparazione all'esame, e ciò influirà sul loro rendimento scolastico a fine anno; sebbene tali stage da quest'anno non siano più obbligatori noi studenti siamo del parere che l'alternanza scuola lavoro sia fondamentale per la nostra formazione e per il nostro inserimento futuro nel mondo del lavoro;
La nostra richiesta è quella di poter avere la possibilità di fare questi stage quanto prima in maniera da non accavallarsi con la preparazione all'esame.
Ma l'istanza più importante è per noi quella di avere un interlocutore attento alle nostre esigenze, con la quale confrontarci senza dover ricorrere ogni volta a scioperi o a cortei.
Tutte queste nostre istanze sono state comunicate nell'ultimo mese, alla dirigenza scolastica tramite mail, lettere e chiamate telefoniche, ma non avendo avuto nessuna risposta, abbiamo deciso di manifestare il nostro disappunto, siamo partiti con uno sciopero il 30 ottobre al quale ha aderito il 70% dei ragazzi, poi abbiamo deciso di fare una prima manifestazione studentesca il 5 novembre, ma non ci è stata data udienza, poi nell'ultima manifestazione del 6 novembre, siamo riusciti ad avere un incontro con la dirigente scolastica, Concetta Cimmino, alla quale abbiamo presentato le nostre richieste, da canto suo la dirigente ha fatto delle promesse e noi ci auguriamo che tali vengano onorate e si trasformino in breve tempo in fatti concreti, ecco perché questa settimana che verrà sarà decisiva, infatti, se non ci saranno cambiamenti noi andremo avanti con le manifestazioni e con tutte le forme di protesta legali a nostra disposizione, non chiediamo altro che rispetto per i nostri diritti allo studio".
Nel parlare con questi ragazzi è emersa fin da subito la loro tenacia nel voler portare avanti una battaglia in difesa dei loro diritti, e la dirigenza scolastica, i docenti o chiunque altro sia responsabile di questa situazione, dovrà prendersi la responsabilità di portare avanti un dialogo con loro e risolvere la situazione, poiché, questi ragazzi stanno dimostrando grande maturità, organizzazione e concretezza, cosa che attualmente manca evidentemente alla dirigenza scolastica in questo momento.
Lu Bandidori è sempre stato vicino ai ragazzi, e anche questa volta ho deciso di stare al loro fianco, di sostenerli in questo loro cammino dando loro voce quando ne avranno bisogno;
Sono consapevole che la conoscenza si acquisisce leggendo i libri, ma quello che è veramente necessario imparare è la conoscenza del mondo e della vita, e questa si può acquisire soltanto leggendo gli uomini e studiando tutte le loro diverse edizioni, l'edizione che IO sto leggendo di questa dirigenza scolastica non mi convince; ora sotto esame ci siete voi cari docenti e cari dirigenti, fatte i compiti a casa e portate risultati concreti, non sono ammesse giustificazioni, il diritto allo studio non ammette ignoranza, grazie e... a videcci sani.