AVVOCATO BUDONESE PIGNORA ABBANOA.

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Da molti anni in Sardegna il servizio idrico è gestito dalla società pubblica Abbanoa; società in grossa difficoltà economica e funzionale oltre ad essere malamente gestita.

Seppur i parametri di legge definiscano l’acqua erogata dall’ente come “potabile”, quella che viene erogata ai cittadini Sardi non può essere utilizzata per uso alimentare, e talvolta neppure per l’igiene personale; questo è un danno enorme per tutta la collettività e per la salute pubblica.

Ma questi fatti oggettivi vanno spesso a generare situazioni paradossali e molto critiche: bollette sempre più care per un’acqua non degna di chiamarsi potabile, a queste si vanno a sommare le famosissime “bollette pazze”, grazie alle quali il cittadino, anziché essere tutelato, va a trovarsi nelle condizioni di doversi rivolgere ad un legale per tutelare sè stesso dalle intimidazioni da parte di quest’ente oramai impazzito, come le sue stesse bollette.

 

E a tal riguardo anche una famiglia residente a Budoni (l’ennesima) si è vista costretta a rivolgersi ad uno studio legale.

 La vicenda:

Abbanoa chiedeva alla coppia di ottantenni, per l’acqua di una casa vacanza, abitata un solo mese all’anno, la somma di € 5.363,44, relativa ai conguagli dal 2006 al 2016, relativi ad un contatore sostituito perché non funzionante, tra l’altro.

Abbanoa, non ottenendo il pagamento delle somme richieste, provvedeva al distacco della fornitura idrica.

Nel maggio del 2017 gli anziani signori si rivolge all'avvocato gallurese, Giuseppe Durgoni, gia noto per aver difeso svariati anziani e disabili proprio contro la società abbanoa, il quale decide di contestare interamente le fatture, Abbanoa per riallacciare la fornitura, richiede ai due ottantenni il versamento di €.500,00, versamento che con tanti sacrifici i coniugi riescono ad effettuare.

Non prendendo in considerazione la richiesta di rettifica delle fatture, presentata dall’Avv. Durgoni, delegato dai clienti, Abbanoa emette anche ingiunzione di pagamento per quella somma.

A seguito di ciò, l’avv. Giuseppe Durgoni decide di intentare una causa contro Abbanoa, al fine di ottenere la nullità delle fatture che hanno dato corso all’ingiunzione e dell’ingiunzione di pagamento stessa, in quanto ritenute non dovute tali fatture, perché provenienti da una perdita occulta.

 

Il Giudice Dott. Serra, del Tribunale di Nuoro, accogliendo la richiesta anche sulla base di risultanze testimoniali, del tecnico che aveva riparato la perdita occulta della cisterna interrata, dichiara nulle le fatture e l’ingiunzione di pagamento, in quanto non dovute, nonché la restituzione di quanto versato per ottenere il riallaccio dell’acqua e la restituzione ai coniugi delle spese legali sostenute.

 

L’Avv. Durgoni, non ottenendo immediatamente il pagamento delle spese di lite da parte di Abbanoa, provvede dapprima ad emettere apposito atto di precetto, provvedendo successivamente addirittura al pignoramento dei beni mobili dell’Ente Gestore (scrivanie, computer ecc.); solo così Abbanoa si decise a pagare le spese di lite.

Abbanoa ha anche redato una seconda ingiunzione di pagamento sulle stesse fatture, non avendo visto la causa, perché contumace nel giudizio.

Ora Abbanoa, suo malgrado, oltre aver pagato le spese legali della causa, dovrà andare nuovamente a giudizio per aver redato la seconda ingiunzione , ma la cosa importante è che i due ottantenni nulla dovranno pagare all'ente abbanoa, liberandosi così da un gravoso peso che non li faceva più dormire.

"La stagione della vita dei miei clienti dovrebbe essere all'insegna della serenità e non stare svegli la notte subendo le ingiustizie della vita, il mio modesto consiglio lo rivolgo ai tanti anziani e non solo: non pagate somme non dovute al Gestore del Servizio Idrico, abbiate il coraggio di affidarvi ad un avvocato per ottenere Giustizia" dichiara l'avvocato Giuseppe Durgoni.

(Proprio negli ultimi giorni vengono segnalati gravi problemi sulla potabilità dell'acqua erogata nelle frazione di Malamurì, Limpiddu e Solità: tanti cittadini hanno infatti, fatto reclamo ad Abbanoa per il colore giallastro dell'acqua, ma non ricevendo alcuna risposta).
I cittadini hanno chiesto l'intervento della pubblica amministrazione che a sua volta ha sollecitato ufficialmente l'intervento di Abbanoa).