#bastaunattimo: Campagna per la sicurezza stradale

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Vittime della strada, primi dati choc nel 2018: +20% a gennaio

La legge sull’omicidio stradale non ha sortito gli effetti sperati e in Italia continuano ad aumentare le vittime degli incidenti. Lo dicono i dati che si riferiscono al 2017 e lo ribadiscono in modo drammatico questi primi mesi del 2018, in cui le vittime della strada sono aumentate del 20 per cento.

E mentre in campagna elettorale la sicurezza stradale è fuori dalle promesse dei partiti, le leggi e le norme già esistenti si impantanano. È il caso delle sanzioni drastiche a chi usa il telefonino o dell’annullamento di quelle a carico di chi viene “beccato” dall’autovelox.

«Dovesse continuare così, sarebbe un’ecatombe», i dati sulle scrivanie e sui computer della polizia stradale sono impressionanti: nelle prime settimane del 2018 l’incremento dei morti negli incidenti stradali è stato del 20 per cento rispetto all’anno precedente. Cifre che seguono i dati, snocciolati alla fine del 2017. Ancora un incremento delle vittime. Del 2,2 per cento in più negli incidenti rilevati dalla stessa stradale e dai carabinieri. Ma le proiezioni realizzate dall’Istat vedono addirittura un più 7,7 nella totalità dei sinistri avvenuti sulle strade italiane.

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Troppe distrazioni. Dati che fanno dire al direttore delle specialità della polizia Roberto Sgalla: «Il tema della sicurezza stradale è tornato prepotentemente sul piatto e noi continuiamo ad essere convinti che il pericolo vero sia la distrazione determinata dalla tecnologia, dai telefonini e dagli smartphone; anzi, va sempre peggio».

Dopo l’approvazione della legge sull’omicidio stradale, i numeri erano sembrati in calo per qualche mese. L’effetto deterrente si è però esaurito presto, anche se le condanne fioccano: non più i pochi mesi degli omicidi colposi del passato, ma pene di sette e anche dieci anni. Ricorsi o non ricorsi, in galera ci si finisce davvero. Se le nuove norme hanno finalmente ristabilito una proporzione tra il danno e la punizione, non sembrano aver suggerito comportamenti più prudenti al volante, passata la prima fase del grande impatto mediatico.

 

Calato il silenzio. Ma dopo la legge, non è arrivato più nulla. Anche in periodo elettorale il tema sembra completamente scomparso dagli orizzonti della politica. Stop alla proposta, che pure era stata messa in campo, della sospensione della patente alla prima volta che ci veniva beccati con il cellulare in mano. Il nuovo codice della strada, con molte prescrizioni sulla sicurezza, si è impantanato sulla strada tra Camera e Senato. C’è stato il tentativo di inserirlo nella legge di Bilancio, ma è arrivato lo stop: materia incongruente

 

L’inversione di tendenza, dopo anni di riduzione delle vittime, è estremamente preoccupante. E’ necessario intervenire velocemente per far comprendere fino in fondo i rischi di una guida contraria al rispetto delle regole - Lo afferma Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera - altrimenti è evidente che ogni sforzo sarà inutile”.

“Questo è un tema serio, il problema è principalmente culturale e sull’educazione dobbiamo lavorare, partendo sin dai primi anni dell’istruzione obbligatoria. Serve - prosegue il Portavoce di BastaUnAttimo - investire per aumentare i controlli sulle strade ed il coordinamento tra le forze di polizia. A questo deve lavorare il Governo, che invece sembra esclusivamente impegnato sul Referendum costituzionale”.

 

“Rinnovo l’invito al Parlamento a dotare questo Paese di un’Agenzia Nazionale sulla Sicurezza Stradale - conclude il Portavoce di BastaUnAttimo - il coordinamento tra tutte le Istituzioni e gli operatori del settore, è l’unica soluzione per uscire dall'emergenza".


A tal riguardo è nato questo concorso per la realizzazione da parte dei giovani di uno SPOT per il 2018.

 

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