BUDONI CHIAMA BUDONI.

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Il 18 MAGGIO ai play-out  il Budoni e l' Arzachena si giocheranno la Salvezza in serie D.

La polisportiva Budoni calcio, fondata nel 1973, ha sempre disputato campionati minori fino agli anni 2003-2005 nei quali la squadra conquista tre promozioni approdando in Eccellenza e nel 2008 raggiunge la Serie D.

Da allora si è sempre salvata talvolta con buone posizioni in classifica.

 La squadra del Presidente Filippo Fois disputa i suoi match interni nell’impianto comunale “Pincelli” in località Lucurrai, campo in erba artificiale che può contenere circa 1.500 spettatori considerando ogni settore.                                                                                       

Un Campo importante con lunghezza di 105 metri, la larghezza è di 65mt.                                                         

I bianco-celesti allenati da mister Cerbone fanno del collettivo il loro punto di forza puntando molto sul settore giovanile e su un lavoro programmato negli anni.

Non si schierano in campo con un modulo fisso ma variano a seconda dell’avversario che di partita in partita si trovano a dover affrontare.

Per il match con l’Arzachena è prevista un’affluenza maggiore rispetto alla media almeno SI SPERA, questo perché si tratta di una partita fondamentale per la salvezza del Budoni Calcio in una serie prestigiosa come quella della “D”;

E’, infatti, obbligatorio pareggiare o ancor meglio vincere il 18 Maggio e questo secondo gli addetti ai lavori si può fare solo con il 12° UOMO in campo “IL PUBBLICO”.

La sfida è portare allo Stadio Comunale più persone possibili, il tutto esaurito è di 1500-1600 circa, un numero importante visto che la popolazione di Budoni ammonta a poco più di 5000 abitanti.


Qualche tempo fa, ci sono state diverse polemiche su questioni economiche, ma per il 18 MAGGIO il Paese ha deciso di mettere da parte tali polemiche e ANDARE TUTTI A SOSTENERE LA SQUADRA DEL PAESE.

Secondo la Dirigenza Il gol più bello che il BUDONI abbia mai fatto è... Quello che deve ancora venire!

A videcci sani.