Budoni: esce il nuovo cd di Elena Carta “SIGHI SU SOLE”

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Il ricco panorama di voci femminili del canto in limba sarda, (rappresentato ai massimi livelli per apprezzamento popolare e di critica da Elena Ledda, Maria Luisa Congiu, Maria Giovanna Cherchi, Carla Denule e il trio delle Balentes), da tempo ha registrato l’interessante ingresso della giovane Elena Carta di Budoni in questo fantastico mondo, e se prima era considerata una rivelazione, oggi è una certezza.

 

Il cantare della nostra artista conquista immediatamente, per la forte capacità espressiva di una voce con sorprendenti sonorità arcaiche e moderne che si rincorrono ed amalgamano, creando una sintonia unica e ammaliante di un caldo mix mediterraneo.

Il suo linguaggio interpretativo, si caratterizza con intensità emotiva ed evidente pathos che comunica e suscita un interesse vivo e partecipe;

è certamente una di quelle voci da seguire e che segue il corso dell’attuale evoluzione del canto e musica sarda, nel segno distintivo di valorizzazione della tradizione, con elaborazioni e contributi di diverse culture ed interessanti sperimentazioni.

 

Elena, nonostante la tua giovane età ha già avuto tantissime esperienze, partecipando a varie trasmissioni tv e concorsi, sia a livello nazionale che estero, oltre alle migliaia di serate in giro per tutta la nostra amata isola.

 

Già vincitrice nel 2006 del concorso canoro della trasmissione Sardegna Canta “Voci nuove”, ha cantato in passato anche in diversi gruppi come “Feminas a cuncordu” con la quale ha inciso un disco, interessante anche l’esperienza con i “kihòlas”, tuttora fa parte del gruppo “Antigas Serenadas”, fino a arrivare ad oggi che ha deciso di dar vita ad uno spettacolo tutto suo “ Elena Carta show”.

 

Ma a Elena tutto questo non bastava, il suo sogno era quello di incidere un disco tutto suo, ebbene anche quest’obbiettivo Elena l’ha raggiunto, è uscito infatti, il  13 luglio il suo primo CD, dal titolo “SIGHI SU SOLE”.

(reperibile oggi, in varie attività commerciali del paese o direttamente scrivendo alla mail elenacartaec@gmail.com)

 

Ho dato in omaggio una copia del disco a una persona cara che vive in America, ed egli mi ha mandato una sua personale recensione la quale vorrei condividere con tutti voi:

 

“Caro Michele ascoltando quest’ artista ho trovato una voce che sa di profumi lontani, di terre assolate e di cuori emozionati. Sonorità che arrivano dal più profondo dell’anima e lì restano per fondersi con il nostro io più vero.

Mi ha fatto viaggiare con la mente e sentivo palpabili i colori variegati della nostra amata isola di Sardegna, al profumo di elicriso e di acqua salmastra che s’infrange sulle scogliere di Baia Sant’Anna e sulle rive della piccola spiaggia di Porto Ainu, un’emozione nel suo stato più ancestrale”.

 

Intervistando Elena, gli chiesi come mai avesse scelto di cantare in limba quando invece tante sue coetanee avevano optato per la lingua italiana e altrettante per quella inglese; ecco la sua risposta:

 «Sin da bambina compresi che la nostra lingua aveva una sua musicalità, una grazia e una sonorità nella pronuncia che non potevo ignorare,

un’identità che mi restituisce l’autenticità di quello che sono: la verità di essere donna e figlia di quest’Isola».

 

Elena cosa significa per te, oggi, cantare in sardo?

“Dentro il sardo non c’è solo una lingua ma un tesoro, e per me è la chiave giusta per portare al pubblico la mia identità . Ho trovato in questa lingua la mia cifra stilistica e il mio veicolo artistico. Ho creato un modo di espressione, tutto mio”.

 

Elena da dove prendi questa voglia di “spaccare”, di sperimentare e di crescere?

“Chi vive sul mare è sempre in attesa di qualcosa di nuovo che arrivi, in uno stato di speranza continua. La bellezza della mia vita è questa, e sento che ho continuamente bisogno di cambiare e sperimentare, sono molto curiosa. Ed è il mare a suggerirmi le storie”.

 

Vai avanti cosi Elena, ti auguro che la tua musica possa sempre più arrivare nel cuore della gente e come il mare allagare i loro cuori.