Veniamo ai fatti: sabato 13/08/16 nella spiaggia da molti conosciuta come “lu nibaru”, intorno alle ore 11:00 del mattino, l’uomo nonostante il forte vento decise di fare una bagno ristoratore, ma dopo qualche bracciata si rese subito conto che le forti onde iniziavano a sopraffarlo, e pian piano la corrente iniziava ad allontanarlo dalla terra ferma, a quel punto Ernesto Passera si rese conto che non sarebbe più riuscito a rientrare a riva, dove l’attendeva la sua bambina di 16 mesi;
Non aveva né materassino, né boa e ne canotto alla quale aggrapparsi, in quel momento l’unica cosa che lo teneva a galla era il pensiero della sua piccola, e utilizzando gli ultimi affannosi respiri iniziò a urlare, con una forza che neppure lui pensava di avere, quelle grida di disperazione e speranza, arrivarono all’orecchio di due ragazzi, uno dei due era un bagnino professionista, senza pensarci neppure un secondo accorsero a nuoto e grazie alla loro esperienza e sangue freddo lo portano a riva sano e salvo.
Ho deciso di raccontarvi questa storia per diversi motivi, in primis perché ho ricevuto una richiesta diretta del padre di famiglia che ha rischiato di morire nelle nostre limpide acque.
Vi riporto la sua lettera testualmente:
“Mi chiamo Ernesto Passera e sono un turista, volevo se possibile dire grazie al ragazzo del salvataggio della spiaggia di Lu Nibaru, e all’altro ragazzo di cui non conosco il nome, che sabato mi hanno salvato la vita...
loro sapranno come e perché. Grazie soprattutto per la mia bimba di 16 mesi e per le persone che mi vogliono bene...
grazie per non avere pensato un solo secondo ai rischi che potevano correre a vantaggio di un perfetto sconosciuto”.
Nella concitazione del momento il signor Ernesto non ha chiesto i loro nomi, e oggi ha scelto di utilizzare la redazione de lubandidori.it per dire loro grazie e per stringergli ancora una volta la mano, quella stessa mano che lo ha afferrato, sottraendolo ad una morte certa.
Detto ciò c’è da dire che gli ultimi episodi che si sono verificati sulle spiagge del nostro territorio, negli ultimi giorni, stanno a testimoniare dell’importanza della presenza dei bagnini sul tratto di spiaggia libera che hanno permesso senza dubbio di salvare delle vite umane.
Questi ragazzi oltre che dimostrare professionalità, sono una presenza costante che rende le spiagge più sicure, visto che, il tratto di mare da controllare è assai vasto, sarebbe opportuno incrementare la loro presenza.
Molto importante è stata la formazione in loco, fornita in gran parte, dall’Associazione Salvamento a Mare, che negli anni ha formato centinaia di ragazzi Budonesi, (la stessa è attualmente inattiva, per la mancanza di una sede fissa, in quanto in quella vecchia si stanno effettuando dei lavori di ristrutturazione da parte del comune).
Insomma, constatata l’importanza sui tratti di spiaggia libera di bagnini, la speranza è quella che l’amministrazione comunale si renda conto che debba essere un punto fermo da dove dover partire ogni estate, senza che ci siano tentennamenti per mancanza di soldi. In questo caso vanno garantiti, perché in ballo ci sono vite umane, che credo non debbano dipendere in una società civile, dalla disponibilità o meno di soldi.
A breve avrò un incontro con il sindaco e con l’assessore di riferimento, ai quali, porterò tali istanze e successivamente vi aggiornerò al riguardo.
Asgiata da lu mari,
carignata da lu ’entu,
figgjulata da Pedrami,
adorata da lu soli
sei nata tu Budoni
cittai mea d’amori.
A videcci sani e attenzioni a