PUC del Comune di Budoni.
Il PUC nelle frazioni:
1) la perimetrazione dei centri storici definiti beni identitari. Piccoli spazi arredati nei quali la memoria storica viene tutelata e portata alla conoscenza delle generazioni futura e diventa tradizione e orgoglio. Un piccolo piano particolareggiato del vecchio insediamento abitativo tra lo stazzo e il paesino.
2) La viabilità che circondi l’abitato e che possa deviare il traffico dal centro della frazione e quindi che la renda sicura;
3) Una piazza per ogni frazione quale vero luogo d’incontro e di comunicazione tra i cittadini spazio nel quale si possano creare anche spazi d’intrattenimento.
4) Una zona B residua con indice molto basso che non superi lo 0,70 mc/mq, rivolta solo alle creazioni di case per i residenti con la possibilità di incrementare la volumetria con deroghe per la creazione della prima casa e nei casi di situazioni di handicap deroghe volumetriche per l’esigenza finalizzata ad una migliore qualità della vita.
5) Nelle frazioni sarà concentrata parte della volumetria di Piano destinata all’edilizia Economica popolare, convenzionata e agevolata con la possibilità di localizzare parte delle volumetrie del PRU di Budoni – centro con specifica destinazione.
6) Una zona C residua con un indice molto basso che non superi lo 0,50 mc/mq. (naturalmente le lottizzazioni convenzionate sono fatte salve con vecchio indice volumetrico).
7) Le aree verdi si concentreranno il più possibile in zone fruibili con la possibilità di renderle accessibili e utilizzabili come aree parco.
In alcune frazioni come Tanaunella, Ottiolu si proporrà la realizzazione di una zona G di servizi sportivi, ricreativi e culturali. Un’ulteriore ipotesi potrebbe essere quella di localizzare due aree camper service una a Limpiddu e una nello svincolo di Malamurì.
Budoni‐Centro
1) Completare con urgenza il piano di viabilità a partire dalle circonvallazioni che possano poi a pettine collegare la viabilità verso il centro. Si rende ormai fondamentale creare una nuova pista ciclabile verso il mare e verso il centro, verso Ottiolu sulla nuova strada in costruzione, verso Tanaunella lungo la SS 125. Mentre oramai si rende necessario creare un’isola pedonale permanente sulla via Nazionale in prossimità del Centro.
2) Pieno sostegno all’attuazione del Piano di Risanamento Urbanistico. Il riferimento è fondamentale in rapporto alla necessità di recuperare aree per l’edilizia economica e popolare e alla possibilità di stabilire un nuovo rapporto con i cittadini coinvolti con il Piano di risanamento. Stimolare anche nelle aree interessate dal Piano la nascita di piccole realtà produttive (Hotel, attività commerciali e artigianali) anche con deroghe volumetriche.
3) Le residue zone B necessariamente dovranno ridurre l’indice dal 1,90 mc/mq del centro al 1,50 mc/mq, la riduzione in proporzione dovrà avvenire su tutte le zone di Budoni questo si rende necessario per la creazione di nuovi spazi verdi e di servizio al cittadino, inoltre si prevedono le deroghe per i volumi tecnici eventualmente necessari e per piccoli ampliamenti.
4) Sulle vie centrali via Nazionale, via Tasso, via Lussu e via dei Lidi occorre realizzare un piano particolareggiato attraverso un concorso di idee che possa far emergere l'elemento caratterizzante della nostra cultura e della nostra storia. Un piano particolareggiato che faccia emergere un’uniformità di edificazione e che favorisca una premialità anche volumetrica nella realizzazione dei servizi e delle strutture ricettive.
5) Nelle zone C attualmente inutilizzate verrà assegnata una nuova classificazione in particolare nell’area limitrofa al municipio e nelle altre zone C verrà ridotto l'indice.
6) Le nuove zone C saranno necessariamente individuate tra il limite della circonvallazione Est e la Superstrada gli indici per quanto sarà possibile oscilleranno tra il 0,30 m3/m2 e lo 0,50 m3/m2. L'obiettivo rimane anche in queste aree la realizzazione di servizi e di prime case.
7) All’interno di Budoni come nelle frazioni saranno incentivate la creazione di strutture ricettive la volumetria verrà recuperata dalle ex zone F.
8) Budoni avrà un piano del verde essenziale per l’immagine e la qualità della vita del centro in particolare: una zona adiacente al corso del Rio Salamaghe e un'area limitrofa alle scuole e al Municipio.
9) Importante sarà la localizzazione di almeno tre aree parcheggio. Una nella zona della Chiesa, una (la più importante) nel municipio e una nella zona della nuova caserma dei Carabinieri.
10) Aree come la vecchia Cantoniera (attualmente zona B) verranno valorizzate e trasformate per attività culturale e di parcheggio la trasformazione urbanistica sarà zona 'G'. Questo sarà possibile attraverso un accordo di programma con l'Anas portando fuori dal centro abitato il servizio stradale.
11) Posto nella prossimità della viabilità facilmente accessibile si individuerà due nuove zone G di servizio una per attività di intrattenimento e culturali e l'altra adiacente il municipio quale centro direzionale e nuovo ampliamento delle scuole.
a) Su Budoni si procederà alla stesura di alcuni accordi di programma con i privati per la localizzazione di alcuni servizi attualmente localizzati in zone suscettibili di trasformazione.
b)La via Nazionale non potrà più essere la via nella quale viene concentrato tutto il traffico automobilistico del Comune che verrà deviato nelle circonvallazioni e di conseguenza verranno eliminati parte dei parcheggi, oltre all'isola pedonale verrà limitato il traffico delle auto.
c)Per una migliore organizzazione del traffico e per migliorare la sicurezza stradale e dei pedoni si rende necessario individuare un sistema di rotatorie.
La Zona D: Industriale
La zona D sarà ampliata nella parte a monte e valle dell’attuale aree per insediamenti produttivi.
La Ex‐Zona F:
In seguito al completamento degli insediamenti fatti salvi dal Piano Paesaggistico Regionale poco o niente sarà possibile realizzare se non l’ampliamento del 25% delle strutture ricettive esistenti e forse l’individuazione di qualche struttura alberghiera limitrofe o all'interno dei centri abitati esistenti. Grande attenzione alla riqualificazione delle strutture alberghiere e dei servizi complementari. Attenzione particolare ai punti di ristoro e agli agriturismo perché possano seguire tassativamente le regole della loro natura e possano dotarsi di quei servizi essenziali a garantire uno standard di eccellenza.
La zona E – agricola
Si pensa sia necessario ricercare uno sviluppo vero delle campagne, non realizzando residenze ma attività agricole redditizie. si atterranno alle normative regionali favorendo la dove sarà possibile la creazione dell’azienda agricola e la residenza dell’agricoltore. Nell'ambito dell'azienda agricola il rilascio della concessione per la realizzazione del fabbricato ad uso residenza è subordinato al preventivo collaudo o certificazione delle opere di miglioramento fondiario. E’ auspicabile un ritorno organizzato e moderno al passato. Si favoriranno servizi agricoli di filiera come nel settore della coltura in serra e dell'allevamento. Nelle zone E si rende necessario individuare una norma che consenta la realizzazione di locali notturni (Discoteche, ect.).
Le Zone H (i parchi)
Si realizzeranno e si individueranno quattro aree parco, dal punto di vista urbanistico ‘Zone H’. Le aree per una superficie totale di circa 200 ettari saranno individuate sulla fascia costiera e avrà la funzione di una forte tutela del sistema costiera bloccando ogni tentativo di speculazione e allo stesso tempo salvaguardando l’ecosistema. Le aree saranno: quelle di Ottiolu – Poltu Quatu (50 ettari), l’area tra la pineta della lottizzazione Janna e Sole e il rio Salamaghe (70 ettari), l’area di S’Anna – Portu Ainu (40 ettari) e l’area di Baia S’Anna – Sa Marina (30 ettari).
Città Nuova: (75 000 metri cubi)
In tale area, (individuata tra via Trieste, via Tasso e via E. Lussu), chi vorrà edificare lo potrà fare solo in accordo con l’ente pubblico, infatti, qui potrà sorgere “solo ed esclusivamente” un Hotel a 5stelle in pieno centro del paese, (pari al 50% dell’area), questo al fine di dare agli ospiti tutti i servizi del paese e al contempo godere della presenza di tali ospiti che, a differenza di altre strutture non resteranno barricate all’interno della struttura ma popoleranno il centro del paese, incrementando così l’economia di Budoni;
per fare questo però, sempre secondo tale accordo, dovrà sorgere di pari passo un’ area parcheggio con fermata bus e navette, una piazza, una sala congressi e negozi, oltre 9 grandi ville di lusso, e ciò dovrà avvenire in maniera simultanea.
Realizzazione di un Lungomare:
L’idea è quella di realizzare delle strutture amovibili, che siano delle vetrine diurne, che serviranno per valorizzare i prodotti tipici della Sardegna, sia enogastronomici che quelli artigianali, quali lavori del legno, del ferro, del coltello, sartoriali etc.
Le Zone G:
Le zone di servizio come le zone G sono pensate in termini di vera fruibilità e disponibilità delle aree. In particolare serve:
un’area congressuale che chiameranno G1,
una nuova area sportiva che chiameranno G2,
un’area museale che chiameranno G3,
un’area per il golf che chiameranno G4,
un’area direzionale individuata su Budoni Centro e spazio attrezzato per la sosta dei pullman e un parco divertimenti che chiameranno G5 adiacente il comune,
una Piscina nella frazione di Tanaunella che chiameranno G6,
una nuova Palestra su Budoni che chiameranno G7,
uno spazio ricreativo e sportivo su Ottiolu che chiameranno G8,
due aree camper service che chiameranno G9,
il campo sportivo attuale che chiameranno G10.
Un Centro Anas alla periferia di Budoni che chiameranno G11.
La creazione di un centro intermodale che concentri e organizzi il traffico pesante affiancato ad un centro servizi turistico posizionato tra lo svincolo della superstrada e Budoni che chiameranno G12,
l’ex‐scuola materna di Tamarispa trasformata in una casa per l’accoglienza e per le famiglie in difficoltà che chiameranno G13.
Questi sono gli intendimenti dell’attuale Amministrazione, i cittadini potranno visionare tutti i documenti tramite il Sito internet o presso il Municipio e fare entro due mesi dalla pubblicazione le proprie osservazioni.
A videcci sani!