Budoni in Default?

712-default.jpg

Nell’edizione del 10 febbraio, de “La Nuova Sardegna”, fu pubblicato un articolo, sotto esplicita richiesta della minoranza del consiglio comunale di Budoni, un intervento assai duro e con accuse ben precise alla maggioranza del paese capitanata dal  Sindaco Porcheddu.

L’argomento trattato nell’articolo riguardava il ritardo di dieci giorni nel pagamento degli stipendi, (mese di febbraio) ai dipendenti del comune di Budoni e dell’ennesima richiesta di anticipo di tesoreria che faceva trasparire un ipotetico default del paese.

 

«È la prima volta che negli oltre cinquant’anni di autonomia del Comune si verifica un ritardo di tale portata, tale ritardo è inaccettabile poiché evidenzia una gestione della macchina amministrativa quantomeno inadeguata». – recitava una nota dell’intero gruppo d’opposizione –

“La minoranza inoltre reputa inammissibile che la giunta non riesca a rispettare gli adempimenti finanziari relativi alla gestione ordinaria”.

 

 Ma l’accusa più grave, come detto, fu quella di definire la situazione economica del paese disastrosa, a fronte dei continui prestiti richiesti dalla giunta nella forma dell’anticipazione di cassa e dalla quale derivano dei costi dati dagli interessi passivi.

I consiglieri di Prima Budoni hanno ricordato che è la terza volta che l’amministrazione ricorre all’anticipazione di cassa.

Tale articolo ha creato preoccupazione fra tutta la cittadinanza e qualcuno in paese ha perfino parlato di default del paese di Budoni.

 

Il Sindaco Porcheddu decise di non rispondere a tali accuse con l’utilizzo della stampa, bensì utilizzando la sede più idonea, ovvero il consiglio comunale; difatti, nella seduta straordinaria del 23 febbraio 2016, al nono punto dell’ordine del giorno , il Sindaco ha introdotto l’argomento, leggendo l’articolo integralmente ai presenti e andando a rispondere punto su punto alle accuse in esso presenti.

 

Il primo cittadino, seppur dichiarando legittima la possibilità della minoranza di fare opposizione e di svolgere un ruolo di controllo verso l’operato della maggioranza, non ha gradito, però,  la modalità con il quale è stata fatta e tantomeno i contenuti: si aspettava, infatti, che tali argomenti venissero trattati  nelle sedi idonee.

Anche perché a suo avviso le cose riportate nell’articolo, erano privi di valida documentazione, ma basate solo su presunte lamentele dei dipendenti,  idem per quanto riguardava le allusioni ad un ipotetico crack  finanziario del paese, il quadro della situazione finanziaria, infatti, - a suo avviso-  non era ben chiaro all’opposizione;

 

dopo aver letto l’articolo integralmente ed espresso disappunto per i suoi contenuti, il sindaco Porcheddu volle illustrare il quadro generale per tranquillizzare, oltre all’opposizione, tutto il paese:

 

“……la situazione dei comuni Italiani, come è noto, è assai complessa, infatti, lo stato centrale e le regioni hanno effettuato tagli di varia natura, uno su tutti il patto di stabilità, ma nello specifico il Paese di Budoni ha un “credito” nei confronti dei vari enti (regione, ex-provincia, Abbanoa etc.) pari a €.2.700.000;

 ad esempio per quanto riguarda l’ultima alluvione, il comune ha anticipato €. 520.000,00 euro che dovranno rientrare quanto prima, altri anticipi erogati dal comune sono quelli relativi ad un progetto della vecchia amministrazione, sulla protezione e salvaguardia del “pollo sultano” €.50.000,00 ancora non percepiti;

altri 50.000 euro sono i crediti annui che il comune vanta su Abbanoa ;

altri crediti pari a €. 772.000,00 riguardano il fondo unico non ancora percepiti altri crediti pari a €. 700.000,00 riguardano le opere pubbliche come ad esempio il lotto n.1 del rio Budoni e tanti altri fondi che dovranno rientrare nelle casse comunali per un totale di €. 2.700.000,00 dunque niente default o crack finanziario ma solamente una scelta dovuta e non per nostra negligenza bensì data da ritardi nei pagamenti da parte dei vari enti sia pubblici che privati;

Gli anticipi di cassa, sono stati richiesti anche da un comune virtuoso, come è quello di Loiri Porto San Paolo e da altri 110 comuni sardi su 400 totali, che si sono trovati nelle nostre stesse condizioni.”

 

Per quanto riguarda il ritardo nei pagamenti dei dipendenti pubblici la minoranza dichiarò alla stampa, che era la prima volta in cinquanta anni di autonomia del paese che ciò accadeva, ma il primo cittadino, invece, volle ricordare loro che nel 2011, proprio l’amministrazione nella quale Loredana Meloni (attuale capo gruppo di minoranza) era assessore, pagò gli stipendi di gennaio in ritardo nel mese di febbraio, a dimostrazione del fatto che ciò può accadere e che non è stata certo la prima volta; aggiunse anche che nel mese di dicembre 2015, l’attuale amministrazione pagò gli stipendi addirittura in anticipo, e nessuno lo sbandierò ai quattro venti, né lo scrisse sulla stampa.

 

L’intervento della minoranza, nella persona del consigliere Antioco Floris partì con una premessa di rimprovero, in quanto, nell’ordine del giorno non era indicato  quello specifico argomento, ma semplicemente  al 9° punto “Comunicazioni del Sindaco”;  a detta della minoranza, ciò non ha permesso loro di prepararsi sull’argomento in maniera adeguata e sempre Floris richiese per tanto che nel prossimo consiglio comunale fosse messo all’ordine del giorno quello specifico argomento, e che in tale data sarebbero andati pronti a controbattere con dati e documenti alla mano, lo stesso Floris disse di sentirsi confortato dai dati e dalla risposta del sindaco riguardo la situazione finanziaria perché se questi risultassero veritieri tutta la comunità si tranquillizzerebbe .

 

 

Antioco Floris dopo tale premessa intervenne in risposta al Sindaco dicendo : “l’articolo sulla stampa è scaturito da diverse motivazioni la prima è quella di non aver ricevuto da voi nessuna documentazione valida in merito alla questione nonostante ne avessimo fatto richiesta scritta, vorremmo di conseguenza visionare tutta la documentazione non tanto per la nostra tranquillità ma per la tranquillità del paese intero, la seconda motivazione riguarda le varie lamentele  ricevute da parte di dipendenti pubblici diretti che hanno ricevuto gli stipendi in ritardo;e dipendenti indiretti, cioè i dipendenti di aziende private le quali ancora non sono state pagate e di conseguenza esse non possono pagare  i propri dipendenti; queste sono state le motivazioni che hanno fatto scaturire la nostra esternazione sui giornali e seppur prendendo atto delle motivazioni da te esposte, la preoccupazione nei cittadini c’è, eccome ”.

 

Sempre il consigliere Floris introdusse un altro argomento saliente relativo ad un altro articolo uscito sulla carta stampata riguardante la strada Budoni-Limpiddu (via Gramsci), piena di buche e malridotta; in quella circostanza, la minoranza chiedeva un rapido intervento da parte dell’amministrazione comunale. In un articolo successivo la maggioranza rispose che i lavori erano già stati assegnati e che da lì a poco sarebbero intervenuti; quest’argomento si spostò dalle pagine dei giornali all’aula consigliare, dove l’opposizione sosteneva che tali dichiarazioni non corrispondevano al vero; infatti, i lavori in corso, secondo il consigliere Floris, erano imputabili ad Abbanoa e non al Comune di Budoni, per  via del fatto che dopo alcune sue verifiche non risultava nessun cantiere aperto in via Gramsci ne attuale ne in programmazione.

 

Il sindaco volle ricordare al consigliere Floris tutti gli interventi fatti negli ultimi due anni dalla sua maggioranza, riguardante la questione idrogeologica e volle a tal proposito annunciare un accordo da poco siglato in maniera bilaterale tra Abbanoa e il Comune di Budoni;

dove per la prima volta in assoluto l’ente Abbanoa s’impegna a risolvere tutta una serie di problematiche che negli anni hanno portato enormi disagi all’intera comunità, e di conseguenza anche l’intervento in via Gramsci fa parte di tale contratto, il Sindaco invitò lo stesso Floris a prendere atto di tale affermazioni tramite gli uffici competenti e aggiunse anche che prima di fare certe affermazioni sulla stampa, sarebbe bene informarsi;

 

Sempre riguardo all’articolo del presunto default il sindaco volle intervenire cosi: “Tali affermazioni, sono state fatte senza aver visionato i documenti ufficiali e senza una preparazione solida sull’argomento, lo dimostra il fatto che voi non siete in grado di confrontarvi con noi su tali argomenti; reputo anche che con il vostro articolo non abbiate fatto un’azione propositiva per l’interesse dei nostri cittadini, ma anzi siete andati a gettare fango sul comune di Budoni  parlando di inadeguatezza nella gestione della finanza pubblica senza avere un quadro ben preciso della situazione”.

 

L’opposizione chiese anche conto del risanamento idraulico del rio Budoni e del timore che si potessero perdere i fondi già stanziati due legislature fa in particolare per il lotto n.3;

 

il Sindaco allora spiegò che, il progetto fu sottoposto a modifiche in quanto lo stesso presentava a suo avviso un’errata valutazione di calcolo, che tali modifiche  avevano e hanno come fine ultimo quello  di far defluire l’acqua in una zona  più sicura come quella dello stagno Morto anziché farle defluire tramite il rio Salamaghe che avrebbe creato le solite esondazioni verso la spiaggia Stella Marina con le conseguenze oramai note a tutti;  “la scelta di voler modificare il progetto – secondo il sindaco – è stata dettata dalla volontà di garantire l’incolumità delle persone, e che comunque quei fondi non si sarebbero persi anzi, in questi ultimi due anni sono stati recuperati fondi che altrimenti si sarebbero persi un esempio su tutti €.1.000.800,00 della ditta Pellegrino per due sollevamenti idrici”.

 

Il consiglio comunale andò a concludersi con l’ennesima richiesta da parte del consigliere di minoranza Franco Michele Ventroni, di inserire nel successivo consiglio comunale un punto all’ordine del giorno ben specifico, relativo alla questione della situazione finanziaria del paese e di tutti gli argomenti trattati al riguardo;

Il sindaco non ebbe nulla da obiettare e con gioia accettò la richiesta.

 

Staremo a vedere cosa succederà al prossimo consiglio comunale, dove non mancheranno sicuramente scintille e colpi di scena; naturalmente Lu bandidori sarà come sempre in prima fila per aggiornarvi sull’evoluzione dei fatti.

 A videcci sani e istudiati.