Budoni: Ladri in fuga.

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L’estate la nostra costa attrae una moltitudine di gente e tra questi, si sa, anche molti balordi.

 

A tal proposito, la notte del 6/08/2016, alcuni malviventi hanno cercato di scassinare tre case a Budoni (tutte in via Boccaccio),

ma veniamo ai fatti: intorno alle ore 22:50, alcuni residenti hanno visto aggirarsi  tre persone, due uomini e una donna, che in maniera sospetta controllavano all’interno dei giardini delle varie abitazioni; la coppia fingeva di amoreggiare accanto al cancello della casa presa di mira e il terzo entrava a scassinare all’interno della stessa, o quantomeno provava a farlo;

sfortunatamente per loro, però, in una casa adiacente era presente tra gli altri il consigliere comunale di Budoni Marco Ventroni, che insieme all’amico Tonino Perra, si è avvicinato per accertarsi della situazione, ma a quel punto i tre balordi sono scappati a gambe levate; la coppia ha avuto la meglio ma il più grosso, troppo lento per gli inseguitori, è stato acciuffato e bloccato dai due Budonesi; nel frattempo avvisati da altri vicini di casa allarmati dalle urla, “al ladro…al ladro”, sono arrivate le gazzelle dei Carabinieri della stazione di Budoni, (sotto il comando del Maresciallo Gianluca Lombardi) che, dopo averlo prontamente arrestato e condotto alla vicina stazione, hanno constatato evidenti segni di scasso nelle tre abitazioni interessate.

 

Il soggetto fermato risulta essere di nazionalità Italiana, residente in provincia di Roma, di professione “giostraio” anche se  secondo alcuni testimoni il suo accento aveva spiccate inflessioni dell’est europeo, l’accusa è di rapina aggravata, per via dell’utilizzo della violenza.

Alcuni testimoni sostengono di averlo già notato in giro per il paese alla guida di un vistoso camper accompagnato da una donna slava, ma saranno i militari a fare più chiarezza sull’accadimento.

 

L’episodio giunge a distanza di poco tempo dalla presentazione di una denuncia ai Carabinieri da parte del parroco, della Chiesa San Giovanni Battista di Budoni, don Giovanni Maria Chessa, dove i ladri (per la seconda volta in un anno), avevano forzato la porta e rovistato alla ricerca di cose di valore, portando via oltre le offerte domenicali anche alcuni oggetti sacri.

Sempre in quel periodo in un’attività commerciale di via nazionale alle ore 4:00 del mattino furono scassinate le slot machines.

Altro furto in casa, sempre a Budoni è accaduto pochi giorni fa, in una via non distante da via Boccaccio, in questo caso la vittima non si è accorta di nulla; infatti,  malviventi si sono introdotti in casa da una finestra e hanno sottratto oltre ad un costoso orologio anche la chiave dell’automobile del proprietario, e una volta usciti dall’abitazione i ladri hanno “gentilmente” chiuso la finestra e portato via la costosa automobile.

Altri furti si sono verificati in paese ma non vorrei entrare nello specifico di ciascuno di essi.

 

A compiere tali furti sono, quasi sempre, ladri in trasferta, che dopo aver messo a segno il colpo vanno in un’altra località. Questo modo di operare da parte dei malviventi rende più difficoltoso il lavoro delle forze dell’ordine che comunque non perdono di vista i punti di accesso alla città e le aree più vulnerabili, come uffici postali, banche, esercizi commerciali. «In questo periodo – fanno sapere carabinieri– l’ attività di controllo del territorio è stata potenziata.

Tuttavia, per garantire un miglior funzionamento dell’attività messa in campo dal personale, è necessario che anche i cittadini facciano la loro parte. 

 

Ecco alcuni consigli:

1 – Innanzitutto, durante l’assenza non lasciare mai in casa oggetti di valore, gioielli e, ovviamente denaro sonante: qualora il quantitativo di preziosi fosse ingente, si consiglia il noleggio di una cassetta di sicurezza messa a disposizione da una banca.

 

2 – Potrebbe risultare molto utile fotografare gli oggetti di valore che potrebbero essere oggetto di furto: ciò potrebbe servire ai fini di una eventuale ricerca e auspicabile recupero della refurtiva.

 

3 – Ricordiamoci di chiudere bene la porta d’ingresso e tutti gli altri possibili accessi, in particolare le finestre, i cortili interni e le terrazze attivando, qualora fossero presenti, i sistemi di antifurto elettronico.

 

4 – Facebook e Twitter, possono risultare un’arma a doppio taglio e spargere ai quattro venti la notizia dei propri spostamenti, in particolare con la nuova funzione dei social (geolocalizzazione) dove è molto facile sapere dove e con chi vi trovate in quel dato momento.

 

5 – sarebbe una buona idea sensibilizzare i propri vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori o persone sospette nelle vicinanze. Nel caso, non esitare a chiamare il 113 o il 112.

 

6 -Se l’assenza è breve, conviene lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione, simulando così la presenza di qualcuno in casa.

 

7 – Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare perché potrebbe scatenare la reazione istintiva del ladro che è colto sul fatto e non si sa mai cosa potrebbe succedere.

Meglio non rischiare e chiamare subito il 113 o il 112.

 

Se questi sono gli accorgimenti e i consigli al cittadino tanti altri ne avrei da dare alla Pubblica Amministrazione, ma lo farò a tempo debito con un articolo specifico e più dettagliato.

 

Ciò detto, non si vuole in maniera più assoluta creare allarmismo, ma semplicemente tenere alta l’attenzione su questi accadimenti, da parte della cittadinanza.

La redazione de lubandidori.it è sempre a disposizione per eventuali precisazioni sull’argomento o segnalazioni sullo stesso.

A videcci sani, e occhio alla penna.