BUDONI – OLBIA: GLI STUDENTI COME SARDINE.

finalissima-arst.jpg

Proteste a Budoni per la sicurezza degli studenti pendolari costretti a viaggiare su autobus troppo affollati.

 

Maggiore sicurezza per gli studenti che ogni giorno viaggiano tra Budoni e Olbia è stata chiesta dai genitori che in questi primi giorni d’inizio dell’anno scolastico hanno avuto modo di raccogliere le lamentele delle centinaia di ragazzi pendolari che viaggiano tra i due centri.

 

Gli stessi non si spiegano come mai ci sia questa mancanza di mezzi se gli abbonamenti sono tutti regolarmente pagati; attualmente, infatti, i pullman sono due con 50 posti a sedere ciascuno ma viaggiano con 65 persone a bordo, pertanto 15 ragazzi per pullman restano in piedi, con tutti i rischi per la sicurezza e i disagi che ne conseguono.

 

I genitori chiedono quindi tramite questa pagina facebook un intervento deciso da parte di chi di dovere, affinché si solleciti l'assessore regionale ai Trasporti a potenziare le linee servite dall'Azienda Regionale Sarda Trasporti, Arst, magari aggiungendo sin da subito qualche autobus in più.

 

Ci sono testimonianze dirette che possono confermare tale situazione; in virtù di questo, qualora chi di dovere non intervenisse, avrebbe grosse difficoltà ad affermare che non era al corrente della situazione…

 

L’assurdo è che gli autobus sono omologati a trasportare, oltre ai 50 passeggeri seduti, fino a 22 passeggeri in piedi, nel corridoio; tale possibilità si può evincere dal cartello ben visibile posto dietro all'autista del bus e dalla carta di circolazione del veicolo.

 

Ora io mi chiedo: ma di quale sicurezza stiamo parlando?

Se dovesse verificarsi una brusca frenata, oppure un tamponamento cosa succederebbe?

 

I 22 o i 15 passeggeri trasportati in piedi, rischierebbero di essere sbalzati all'esterno del vetro parabrezza con tutte le conseguenze connesse, oppure essere proiettati addosso ad altri passeggeri; se l’autobus sta viaggiando, per esempio, a 70 Km/h, in caso di impatto si ferma, ma chi non è assicurato al proprio posto continua a viaggiare a 70 all’ora e posso affermare con certezza che prendersi una testata a quella velocità non ha mai fatto bene a nessuno.

 
La società di trasporti parla di situazione normale:

«La possibilità di trasportare persone in piedi rientra perfettamente nelle norme”, spiegano dalla società Arst. 

 

I genitori sono pronti anche a scendere in piazza perché, loro pagano l’abbonamento (€.66,00 al mese se rientrano nei parametri ISEE e €.90,50 al mese a prezzo pieno) e pretendono che i ragazzi viaggino in sicurezza e non sarà certo una dicitura sul cartello o sul libretto di omologazione a salvaguardare la salute e la vita ai propri figli.

 

Dio non voglia che succeda qualcosa, ma se dovesse succedere, chi si assumerebbe la responsabilità? Può suonare pessimistico ma è realismo; se ci sono tutte le condizioni per il verificarsi di una tragedia, bisogna stupirsi del fatto che ancora non è successo niente, non strapparsi i capelli DOPO che è successo.

 

Il Sindaco di Budoni ha già inoltrato una richiesta ufficiale all’azienda Arst affinchè la situazione venga risolta quanto prima, i genitori attendono con apprensione l’evolversi della situazione.

 

Mi sono preso la licenza di scrivere all’assessore regionale dei trasporti il signor Massimo Deiana per illustrargli la situazione, cercherò di tenervi informati a riguardo.

A videcci sani e salvi!