BUDONI: "Pugni di fine Estate"

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“Pugni di fine estate”


Il 30 settembre alle ore 19:00 a Budoni, presso il teatro comunale Andrea Parodi, si svolgerà un evento pugilistico internazionale denominato: “Pugni di fine estate”, tale esibizione avverrà tra 11 rappresentanti della nazionale della Bielorussia e altrettanti della nazionale italiana, tra i quali sarà presente uno dei giovani pugili sardi più promettenti del momento, Federico Serra, di Ossi, due volte campione italiano, già due guanti d’oro conquistati in carriera e quarto ai campionati europei.

Questa manifestazione è stata organizzata dal “Boxing Club Domenico Mura”, patrocinato dal Comune di Budoni che anche questa volta si avvarrà della supervisione di un Budonese D.O.C., qual'è l’imprenditore turistico - commerciale, Edoardo Oggianu.

A premiare gli atleti sarà l’ospite d’onore: il campione olimpico Roberto Cammarelle.


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Di Gabriele Tinti

“Il pugilato è poesia. Possiede la creatività, l'astrazione, il simbolismo della danza con più la concretezza, l'emozione, la passione - la realtà - di un conflitto. Questa intensità di significati ne fa qualcosa di speciale e di assoluto, "una delle belle arti" diceva Walter Pater, per me invece qualcosa di ancor più importante, profondo e coinvolgente delle belle arti.  Perché la boxe è lo spettacolo non determinato dalla parola, che se ne frega di ciò che fonda gli altri linguaggi d'arte, del logos detto prima, dell'autorialità.

Tutte queste discipline (il teatro, la musica, la letteratura, la performance.) sono finzione, rappresentazione, gioco, evocazione nel migliore dei casi. Anche il pugilato è tutto ciò ma ha in sé e in più qualcosa di fondamentale: la realtà con i suoi spasimi, le sue agonie, il suo sangue, la sua imprevedibilità, il suo sfuggire a un disegno prestabilito.

Tutti gli sport nella loro essenza (che è la competizione) tendono al pugilato ma vi si avvicinano soltanto poiché manca loro la realtà drammatica del combattimento.

La boxe non è semplicemente uno sport.

È una rappresentazione originaria. Il dispiegamento di un’esperienza esistenziale - ogni volta nell'accadere - irripetibile, di una realtà "vera", di un mondo all'interno del quale non c'è in gioco soltanto il corpo, le sue affezioni, la carne ma anche l'intelletto, lo spirito, la così detta "cultura". "Come un ballerino, un pugile è il suo corpo, vi si identifica completamente. E  il suo corpo si identifica in un certo peso" diceva la Oates. Ma la danza centra sino ad un certo punto. Nella boxe ci sono i pugni a complicare il movimento delle gambe, c'è la strategia e la forza di una misura presa, di un territorio conquistato in rapporto, di un ritmo composto per complessità. I pugni fanno male, rallentano il gesto, appesantiscono i sostegni, fanno finire a terra. Provocano smarrimenti. Fratture dentro. Piaghe. Ci conducono diritti all'unica meditazione che conti: quella sulla morte. Che talvolta accade per davvero su di un ring".

Per chi volesse passare una serata diversa dal solito Sabato 30 settembre, potrà trovare in un unico evento tutto ciò: spettacolo, cultura, poesia, sport e intrattenimento e... realtà.

A videcci sani.