BUDONI: STOP AL COMMERCIO ITINERANTE IN SPIAGGIA

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Secondo le linee guida della legge Regionale Sarda in merito al commercio in forma itinerante il medesimo può avvenire: ­

-esclusivamente nel periodo compreso tra il 1 maggio e il 31 ottobre di ogni anno;

- esclusivamente a piedi o con l'uso di veicoli a spinta manuale o a propulsione elettrica, di ridotte dimensioni;

- senza ausili musicali o di amplificazione, né diffusori acustici di alcun genere e senza recare comunque disturbo alla quiete pubblica;

- nel rispetto delle norme nazionali e regionali che tutelano la salute pubblica;

- solo da commercianti regolarmente autorizzati ad operare sul demanio marittimo dalle Amministrazioni comunali territorialmente competenti, ai sensi dell'art. 68 del codice della navigazione.

- E' vietato il commercio in forma itinerante negli specchi acquei entro i limiti delle acque dedicate alla balneazione.

 

La Regione Sardegna attribuisce però, ai Comuni, diverse funzioni in merito, come ad esempio: l’elaborazione e l’approvazione del Piano di Utilizzazione dei Litorali (PUL),  e  altre funzioni amministrative riguardanti il demanio marittimo e le attività esercitabili in esso.

 

L’amministrazione comunale di Budoni, forte di questo diritto, può in sostanza regolamentare le varie attività nei lidi comunali, sottoponendo i soggetti all'iscrizione in appositi registri, inoltre può decidere che le concessioni possano essere a numero chiuso e sottoposte ad altre specifiche limitazioni (2° capoverso art. 68 C.d.N.) e tra le attività esercitabili sul demanio marittimo rientrano anche quelle proprie del commercio svolto in forma itinerante, infatti, il rilascio di un numero non prestabilito di iscrizioni per l'esercizio del commercio in forma itinerante comporterebbe un sovraffollamento di operatori, con notevoli disagi sia in caso di operazioni di soccorso sia per la normale balneazione.

 

L’amministrazione Porcheddu, dopo aver considerato che il regolamento in vigore in questo Comune, (ereditato dalla Regione Sardegna), non era adeguato rispetto alle esigenze di organizzazione e di controllo delle attività, al fine di migliorare la qualità dei servizi del paese, ha ritenuto necessario intervenire al riguardo con la delibera n.21 del 20/05/2016.

 

Ma vediamo quali sono state le motivazioni:

estratto dela delibera: “nella scorsa stagione balneare sono pervenute, in varie forme, lamentele da parte dei cittadini aventi ad oggetto l'ormai dilagante fenomeno della vendita itinerante sulle spiagge svolto spesso con l'ausilio di mezzi non regolamentari che oltre a costituire un ostacolo per la libertà di transito sulla linea di battigia e arenili in genere, creavano situazioni di pericolo per la sicurezza dei cittadini, inoltre, la vendita e la somministrazione di prodotti alimentari (bevande, gelati, panini etc.) e non alimentari (abbigliamento, bigiotteria etc) in forma itinerante sugli arenili non risponde né alle necessità di servizio dell'utenza della spiaggia (vista la presenza di strutture in sede fissa), né al rispetto delle norme di decoro e di igiene dei litorali;  la mancanza di un contingentamento delle attività da esercitarsi sul demanio marittimo può determinare, oltre che un sovraffollamento numerico di operatori, anche delle difficoltà legate al controllo dell'abusivismo commerciale, quest’amministrazione ha ritenuto, pertanto, necessario vietare il commercio itinerante nel demanio marittimo di questo Comune, per la stagione balneare 2016, in attesa della predisposizione, da parte degli uffici competenti, di un regolamento che disciplini gli orari di vendita, le modalità, il numero degli esercenti e le tipologie merceologiche da ammettere sui litorali, entro la stagione balneare 2017”.

 

Questa scelta politica a mio avviso mira tra le altre cose a contrastare la contraffazione e l’abusivismo, soprattutto in spiaggia, un fenomeno che arreca gravi danni anche alla nostra economia Budonese.

Ma oltre all’aspetto economico, e quello relativo alla sicurezza che ha messo in allarme l’amministrazione, tante e troppe sono state le richieste d’intervento riguardo l’arroganza e la maleducazione di “alcuni” commercianti ambulanti, (nazionalità differenti e non una in particolare) se è vero che non bisogna generalizzare e anche vero che la materia necessita di una regolamentazione, perché è impensabile che una famiglia debba avere paura ad andare in spiaggia o ancor peggio mandare i propri figli da soli, trovo giusto di conseguenza che la pubblica amministrazione abbia preso provvedimenti seppur in maniera così drastica, la sicurezza prima di tutto.

In conclusione, per quest’estate, niente ambulanti nei litorali Budonesi e ciò causerà una bella mole di lavoro in più per la polizia locale, capitanata da Gianni Golme, che dovrà fare gli straordinari per vigilare su ben 18 km di coste, impensabile farlo con gli uomini a sua disposizione, dovranno scendere in campo allora anche tutte le altre forze dell’ordine: Carabinieri, Guardia Forestale, Guardia di Finanza e Barracelli tutti uniti in questa grande operazione per garantire la quiete e la sicurezza nei nostri lidi.

Tanti auguri allora a tutte le forze dell’ordine e anche a quei commercianti in regola, che una volta regolamentata la materia, potranno tornare a svolgere la propria attività, con la nuova regolamentazione, che darà garanzie oltre che ai bagnanti anche a loro stessi.

A videcci sani.