Budoni: Ufficio postale nuovo, problemi vecchi.

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Le code agli sportelli, negli uffici postali sono state da sempre un grande  problema.

Eterna causa di proteste e scontri a volte al limite della rissa, hanno spesso condizionato la normale attività lavorativa dell’ufficio postale.

I più anziani ricorderanno le mitiche giornate di pagamento pensioni di parecchi anni fa, quando le file si formavano dalle prime ore dell’alba, per cercare di porsi al meglio all’apertura e riscuotere quindi la pensione, non diciamo celermente ma, quasi sicuramente, nell’arco della mattinata.

Tempi che furono, condizioni diverse, e sicuramente meno alternative che portavano ad un’affluenza di gran lunga superiore all’attuale.

 

Ebbene, nonostante oggi quella famosa affluenza si sia drasticamente ridotta per le più disparate cause, vuoi per offerte di alternative ai servizi, vuoi per una domanda diversa, vuoi per qualunque altra causa possibile, le code negli uffici postali non mancano anzi, molto spesso e assai frequentemente si presentano in forme assolutamente maggiori e sempre più snervanti

 

Oggi dopo circa quindici anni l’ente Poste Italiane ha deciso di rinnovare i locali della sede Budonese, ampliando tra le altre cose, la sala d’attesa, con il fine di rendere più fruibile il servizio per chi fa la fila, ma…

Ahimè chi ha progettato il nuovo assetto dell’ufficio postale non sembra essere riuscito nell’intento, in quanto se è vero che la sala più ampia offre la possibilità di ospitare più clienti, e anche vero che la disposizione della stessa ha trasformato l’ufficio in una griglia di partenza; infatti, non essendoci degli incanalamenti prestabiliti atti a formare una fila unica, i clienti devono sgomitare e fare “a chi arriva prima”, creando disagi, malumori, stress e interruzioni continue del servizio.

 

Il problema è sotto gli occhi di chiunque entri nell’ufficio postale: file e file di gente per arrivare al famigerato sportello, litigi per saltare qualche postazione e guadagnare un posto in avanti. E il solito furbetto che arriva per ultimo e, chissà come, sgattaiola dietro agli altri e si piazza al primo posto, provocando non poche proteste.

 

Ma soprattutto tempo prezioso che si perde per fare la fila, soprattutto quando vi sono scadenze comuni di bollette o di altri impegni per buona parte della collettività.

 

La gente di tutti questi disservizi non ne può più e chiede, tramite Lu Bandidori, anche alle istituzioni di intervenire perché il lavoro sia più agevole, ordinato e senza perdite di tempo inutili.

 

Un cittadino del paese che lo scorso venerdì è entrato all’ufficio postale non ha potuto resistere dal segnalare questa situazione:

«Bisogna assolutamente che il servizio postale funzioni a modo - ha detto Giovanni - Tanto per cominciare, potrebbe essere messo un distributore di numeri, l’elimina code dei supermercati e della banche o delle stesse poste di Olbia, per poter permettere al cittadino di organizzarsi senza troppe difficoltà».

 

Il direttore però a suo dire ha le mani legate, le direttive delle Poste Italiane parlano chiaro, la sede di Budoni è troppo piccola perché abbia un sistema di numeri elimina code.

 

Dal canto suo, il sindaco di Budoni prende le parti degli utenti. «Le poste sono un servizio essenziale e universale, i cittadini non possono di certo trascorrere le mezze mattinate alle poste a fare la fila. L’amministrazione comunale comprende la situazione del Direttore che colpe non ha, ecco perché si attiverà per inviare ai responsabili di Poste Italiane la richiesta di una macchinetta segna numero o di una soluzione palliativa».

 

Macchinette che si trovano ormai da tanti anni in tutti

i supermercati e uffici pubblici, dal più piccolo al più grande. Possibile che un ufficio così frequentato come quello postale di Budoni non se lo possa permettere?

Domande dalla risposta scontata, ma adesso non resta che passare dalle intenzioni alla pratica.

 

E giusto per restare in tema di disservizi, ricordate un mio articolo dell’estate scorsa quando denunciai il “disservizio del postamat”?

All'esterno dell'ufficio postale, infatti, uno sportello automatico consente (o, meglio, consentiva) ai titolari della carta Postamat di prelevare contanti anche oltre l'orario di apertura:


L’uso dell’imperfetto è d’obbligo, poiché da qualche anno lo sportello “Postamat” era in pratica inutilizzabile per via del fatto che ciò che appare sullo schermo risulta illeggibile;

Le ipotesi fatte allora furono due:

La prima riguardava il posizionamento del postamat, che in certi orari risultava essere direttamente contrapposto ai raggi solari, non consentendo di visualizzare bene lo schermo.

La seconda era relativa all’usura: I raggi ultravioletti, infatti, agiscono sui prodotti chimici del display a cristalli liquidi, alterandone le prestazioni e riducendone drasticamente la durata;

Sarebbe stato plausibile pertanto che, nel Restyling dei locali avvenuto qualche settimana fa, l’ufficio postale di Budoni si dotasse di un nuovo macchinario, e invece la decisione presa dai dirigenti è stata quella di ragionare solo sul riposizionamento del postamat, non mutando di fatto la situazione, in quanto il display oramai usurato, non consente il suo utilizzo in maniera idonea.

Che dire, confidiamo nell’amministrazione comunale affinchè possa intercedere per noi con chi di dovere.

A videcci sani.