EVENTI A BUDONI: Est'ora de cuminzare!

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Budoni, per essere una cittadina a vocazione turistica, non può essere solo spiaggia e mare, ma ha la necessità di offrire sempre più manifestazioni per intrattenere i suoi ospiti con una serie di eventi, a contorno o, meglio, a completamento della vacanza, cercando di soddisfare le passioni di tutti, dalla cultura, allo sport, al divertimento all’insegna dello svago. 

E a tal proposito, l’amministrazione comunale di Budoni con il Piano Turistico  2017 (delibera n.21 del 06-06-17) ha voluto stanziare €. 620.000 sul settore turistico, e per le sole attività d’Intrattenimento, Spettacoli ed Eventi 2017 ben 292.000,00 euro; 

A prescindere da quanto siano gli investimenti, la cosa fondamentale era ed è quella di avere un calendario pronto e reso noto alcuni mesi prima, (considerando che siamo oramai arrivati quasi a luglio).

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Gli eventi hanno, infatti, uno scopo solo se sono pubblicizzati nei modi e nei tempi giusti, perché è grazie a ciò che possono essere considerati “EVENTI” (qualcosa che dovrà accadere in un certo luogo e in un certo momento) rendendo attraente il paese, non solo per i turisti che alloggiano in loco ma importandoli anche dai centri vicini;

Pertanto, è fondamentale mettere in atto una campagna informativa a tutto tondo, sia con materiale cartaceo, (brochure, locandine, volantini e articoli sul giornale), sia tramite web e social e infine con il vecchio e caro passaparola, in particolare tra gli operatori turistici e i loro clienti; e, considerando che la presenza degli stranieri è oramai superiore quella degli italiani, non sarebbe una cattiva idea iniziare a utilizzare anche materiale informativo nelle lingue più parlate al mondo, partendo naturalmente dall’Inglese.

Parlando di promozione non posso non parlare dei numerosi villaggi siti in loco, a mio avviso si dovrebbe cercare una collaborazione più concreta con queste strutture, per divulgare in maniera più incisiva i vari eventi; bisogna ricordarsi, infatti, che ogni villaggio ha una capienza media di 500/600 persone, e i villaggi turistici sono almeno una dozzina, con una potenziale presenza nella nostra passeggiata e nelle nostre attività commerciali di  5.136 persone al giorno (pari agli abitanti dell’intero paese), e nessuno mi venga a dire che sono i proprietari dei villaggi che non hanno interesse a fare uscire i propri clienti, i clienti vanno conquistati e messi nelle condizioni di essere attratti da Budoni paese, e posso assicurarvi per esperienza personale che si può fare... (certo la collaborazione deve esserci da entrambe le parti). 

Bisogna dire che un passo importante l’amministrazione comunale di Budoni l’ha già fatto, mettendo a disposizione dei villeggianti tante navette gratuite, “i marebus”, che consentono ai turisti una mobilità più agevole (sia di giorno che di notte) per arrivare a Budoni; ma ora bisogna fare sul serio e far partire la macchina del turismo… della promozione, della cultura, dello spettacolo e della movida Budonese, non possiamo permetterci di stare fermi neppure un minuto, dobbiamo sfruttare ogni singolo giorno di questa stagione turistica, per BATTERE CASSA, (che non significa spennare il turista) si perché forse ci si dimentica alle volte che NOI, tutti noi viviamo di turismo e non di aria, e due mesi non bastano per “sopravvivere” tutto l’anno.

Detto ciò, richiedo in nome di tanti commercianti, operatori turistici, imprenditori e cittadini un’accelerazione nella programmazione e divulgazione del Piano turistico 2017, con la speranza che lo stesso non si limiti ai soli mesi di luglio e agosto, ma si possa prolungare anche a settembre e oltre; i mesi cosiddetti “di spalla” sono cruciali affinchè la stagione turistica possa prolungarsi veramente e non solo a parole.

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Il medesimo appello lo rivolgo anche alla Regione Autonoma della Sardegna e ai vari assessorati di competenza: penso, infatti, che una strategia efficace di destagionalizzazione del turismo regionale, debba guardare ai mercati internazionali, promuovendo un’offerta che sia in grado di intercettare una domanda in rapido mutamento e alla ricerca di modalità alternative e innovative per trascorrere le proprie vacanze;

Il problema della Sardegna, oggi, è riuscire ad affrancarsi da un’immagine unicamente incentrata sul sole e sulla bellezza del proprio mare. Nonostante in  questi anni sia cresciuta la quota di turisti internazionali, l’elemento di forte stagionalità, di fatto, persiste; una circostanza che non sorprende, dato che, come visto negli ultimi sondaggi, quasi il 75% dei viaggiatori stranieri arriva in Sardegna con l’idea di trascorrere una vacanza balneare.

Anche nel confronto con altre realtà del Sud, nel turismo della Sardegna manca l’elemento storico-culturale e artistico, fortemente presente, ad esempio, in regioni competitor come la Puglia e la Sicilia, dove le presenze straniere sono distribuite più omogeneamente nel corso dell’anno. Alla nostra regione non manca certo il patrimonio, ma la consapevolezza, e forse anche la volontà, di puntare sulle sue enormi ricchezze e sul rinnovamento di un’immagine ormai stereotipata.

La Sardegna ha comunque le caratteristiche per giocare un ruolo da protagonista anche su altre nicchie emergenti: turismo enogastromico in primo luogo, ma anche turismo sportivo e turismo naturalistico e della salute, a cui si deve aggiungere il ruolo potenzialmente strategico della cosiddetta meeting-industry, ovvero congressi, convegni, fiere, un comparto che, come si è visto oggi, è del tutto assente nell’offerta turistica regionale. 

Per cogliere le sfide del mercato è necessario promuovere un’immagine nuova e moderna dell’isola, indirizzata ad un target turistico che vada oltre la classica vacanza in un resort o in un villaggio vacanze.

Inoltre la valorizzazione delle filiere agroalimentari e dell’artigianato tipico deve essere elemento centrale per una strategia di medio - lungo termine efficace e funzionale ad un’idea di sviluppo turistico moderno, equilibrato e sostenibile.

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Ma tornando al nostro amato paese di Budoni, ora l’importante è partire e bisogna farlo alla grande, gli altri competitor sono già sul piede di guerra e sui social alcuni iniziano a vantarsi e auto proclamandosi come cittadina leader a carattere turistico, anche se sanno benissimo che già da alcuni anni, Budoni, è fra le mete turistiche più ambite dell’intera Sardegna… ma dobbiamo dare ancora di più e ancora meglio.

A videcci sani e sempre forza Budoni.