IL CICLONE PORCHEDDU!

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Nell’ultimo consiglio comunale del 17 novembre 2014 il Sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu ha portato all’attenzione del consiglio comunale il programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016 prima dell’approvazione del bilancio, come prassi ha ratificato quello precedente dell’10.04.2014;

 

Tra le varie voci ne cito brevemente alcune:

-Completamento cittadella scolastica

-completamento strada circonvallazione ovest € 1.800.000

-Sistemazione ai danni subiti a seguito dell’alluvione del 2007, 2008, 2009, 2013 € 5.000.000

-Riqualificazione urbana del comune di Budoni € 2.324.056

-Sistemazione lungomare di Budoni €2.000.000;

 

Fra gli altri punti il Sindaco ha parlato dei 600.000 euro già utilizzati per la messa in sicurezza del rischio idrogeologico nella zona centrale di Budoni (via Oristano e zone limitrofe) e di altri 2 milioni di euro che saranno destinati agli interventi urgenti di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico del Rio Budoni (secondo lotto);

 

Gli interventi riguarderanno il rafforzamento degli argini e la ristrutturazione del Ponte che si trova all’altezza dell’immissione sulla strada che va verso Agrustos-Ottiolu, la cosiddetta circonvallazione;

 

Perché purtroppo con l’alluvione del 2009 denominata “Cleopatra”, quel ponte ha manifestato in maniera visibile a tutti che la portata idraulica era superiore a quella che è la capacità di passaggio dell’acqua al di sotto del medesimo.

 

In questo ponte si è verificata tutta una situazione particolare negli anni, difatti questo originariamente doveva essere arcuato per avere una portata d’acqua superiore a quella attuale ma per l’ennesima volta la “Soprintendenza” aveva reputato che non era opportuno quel tipo di configurazione con quelle quote:

 

Il Sindaco in modo deciso si è opposto, sostenendo che non è pensabile che in Italia esistano ancora degli organi dello Stato che vanno contro a dei concetti e delle dinamiche indirizzate alla sicurezza delle persone, perché quando si parla di salvaguardia della vita umana non ci si può permettere di incagliarsi nel pantano della burocrazia e bisogna opporsi duramente a tali situazioni.

 

Un esempio al riguardo è capitato in occasione della pulizia del Rio Budoni dopo il fenomeno “Cleopatra”, il Sindaco è stato redarguito dagli uffici preposti a livello Regionale, che gli dissero di bloccare quest’operazione di pulizia, in quanto seppur questa era un opera urgente, bisognasse prima redare tutta una serie di relazioni e progetti catalogando la legna trasportata dall’alluvione poiché quella essendo un patrimonio dello Stato andava venduto in attribuzione al peso specifico.

 

Allora il primo cittadino insieme all’intero gruppo di Maggioranza, inviò una lettera chiara e compiuta, nella quale si diceva in sostanza “ Noi in tale giorno inizieremo i lavori, poi se volete denunciateci ”.

 

Questo è stato uno degli elementi che ha permesso una MODIFICA delle norme applicate a livello  regionale, tant’è che sono stati autorizzati, grazie all’azione del comune di Budoni, anche tutti quei comuni nella medesima situazione.

 

Io penso che un primo cittadino, un amministratore, un delegato a rappresentare le istanze pubbliche, su queste situazioni si deve prendere la responsabilità di opporsi rischiando anche una denuncia, un avviso di garanzia e dopo voglio vedere chi è il magistrato o il procuratore della Repubblica che su un atto  che va a tutela dei propri concittadini, debba fare un’azione di  condanna, penso  che l’azione di  condanna al limite vada fatta nei confronti di quegli  amministratori che gestiscono la cosa pubblica non tutelando l’interesse della comunità, ma tutelando i propri interessi come ahimè capita sovente;

 

Dall’inizio della legislatura, il Primo cittadino è stato definito con l’appellativo di “decisionista” e non sempre per fargli un complimento.

 

Se essere decisionista, significa anche trovare soluzioni là dove non ci sono possibilità evidenti e inventarsi soluzioni nuove, prendendosi il rischio di sbagliare, beh allora ben venga il decisionismo in un mondo dove i politici per non scontentare nessuno e piacere a tutti evitano decisioni e responsabilità.

 

Ci sono amministratori che non hanno mai preso una decisione per timore di sbagliare.

Agendo in tal modo non hanno affrontato i pericoli e i problemi vivendo alla finestra contemplando la vita che scorreva sotto i loro occhi.

 

La filosofia di quest’amministrazione è quella d’investire sul territorio e lo fa con le opere pubbliche utilizzando, anche se necessario, anticipi di cassa, visti i limiti di legge imposti dal patto di stabilità che limita sempre più la spesa dei comuni;

 

Il sindaco non può e non dovrebbe amministrare un paese operando solo sull’ordinaria amministrazione, per quello non serve un politico basterebbe un semplice tecnico;

 

Il mandato che il sindaco ha ricevuto dai cittadini, tramite lo strumento a loro disposizione che è il voto, è stato quello di governare in maniera non ordinaria ma straordinaria, di cambiare marcia in maniera da dare una nuova spinta al paese e infine di  investire sul medesimo in maniera decisa e senza paura.

 

Il Sindaco a questo proposito in una seduta del consiglio comunale ha detto con parole chiare, (riferendosi al patto di stabilità), che se si dovesse trovare in una situazione economica tale da non consentirgli di amministrare in maniera propositiva ma solo ordinaria lui si “dimetterà”.

 

Io spero che non accada mai e che Budoni come un fiume in piena sia guidato verso la meta prefissata.