IN COMUNE NON SI GIOCA…

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Le slot machine sono definite le “New addictions” o Nuove dipendenze:

in esse l’oggetto della dipendenza non è una sostanza ma bensì un comportamento ormai accettato nella società  “nei bar ormai è possibile giocare dalle piccole somme di denaro a più contingenti somme” , c’è un radicamento nell’ambiente, nella vita quotidiana e nella comunità. E’ possibile impegnare denaro ogni giorno e a ogni ora.

 

Anche nel nostro territorio la dipendenza da gioco esiste, anche se non si ha il coraggio di dirlo apertamente.

E’ appurato da dati certi che con la crisi economica uno dei pochi mercati, che non subisce rilevanti ripercussioni è quello del gioco, anzi, esiste una relazione inversa fra situazione socio-economica e crescita del settore.

 Il gioco d’azzardo può essere considerato come un termometro della crisi economica e finanziaria di un paese: all’aumentare della crisi, reale o percepita, corrisponderebbe un aumento del denaro speso per giocare e un contestuale decremento dei consumi.

È una situazione paradossale ma è la realtà.

Capite bene che il gioco di per se non è un problema, in quanto una persona con i propri soldi fa ciò che vuole, ma il problema inizia quando in alcune persone si crea dipendenza, e la dipendenza porta sempre problemi, iniziando dalla famiglia che si vede dilapidare i propri risparmi, senza parlare della depressione che quasi sempre si associa a tale dipendenza ed infine i risvolti negativi che possono toccare la comunità intera.

Ecco che la Pubblica amministrazione di Budoni con una delibera del 17 aprile 2014 e con una seconda del 20  maggio 2014 ha deciso di intervenire con un’azione concreta contro la ludopatia, consapevoli di non risolvere con ciò il problema definitivamente ma quantomeno dare un segnale di vicinanza e di presenza istituzionale alle famiglie colpite da tale dramma, perché di questo si tratta.

è stata prevista la concessione di un contributo "una tantum" di Euro 500,00, a favore dei titolari con  licenza  esclusiva  di bar con attività annuale che non detengono nel  proprio esercizio slot machines o che decideranno di non installarle.

I contributi saranno assegnati fino a esaurimento dei fondi stanziati (Euro 10.000,00), secondo l'ordine di presentazione delle domande, considerando, a tal fine, il numero di protocollo progressivo.

I dati dichiarati nella domanda di concessione del contributo saranno sottoposti a verifiche a campione circa la loro regolarità.

Gli interessati possono presentare la domanda c/o l'ufficio del Protocollo negli orari di apertura al pubblico a decorrere dal 21/05/2014.

Penso che sia un’iniziativa lodevole che non vada a puntare il dito su nessuno né su i baristi né su i giocatori, anche perché è lo stato stesso che promuove tali giochi e da esso ne trae un profitto dell’80%, ma voglia essere un monito a stare attenti a non oltrepassare la soglia che dal gioco “consapevole” si passi a una vera e propria dipendenza.

A videcci sani.