LA CASA CANTONIERA POTREBBE DIVENTARE UN MUSEO.


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La Casa Cantoniera di Budoni fu edificata intorno all’anno 1875 e insieme alla vecchia chiesetta è il più antico edificio del paese. Attualmente di proprietà demaniale e gestita dall'ANAS, caratterizzata dal tipico colore rosso pompeiano. Prende il nome dal “cantone” gestito dai "cantonieri", gli operai addetti alla manutenzione delle strade, che per esigenze di servizio, avevano necessità di alloggiare sul luogo di lavoro. 

Tante famiglie si susseguirono negli anni, ricordiamo fra le prime quella di Giovanni Pietro Punzeddu, che nel 1887 era già operativo come cantoniere a Budoni poi le due famiglie Meloni e Careddu negli anni 1932 e altri ancora; all’interno della “Casa” normalmente vi abitavano sempre due cantonieri con rispettiva famiglia, questo perché si dividevano la zona di lavoro,(il cantone appunto), un operaio andava dalla Cantoniera di Budoni verso nord in direzione Berruiles e l’altro verso sud in direzione Tanaunella;

La mansione primaria del cantoniere era di tenere pulita e in ordine ponti e strade, nei bordi tagliando le frasche e al centro sistemando “s’istradone” che all’epoca non era asfaltato ma coperto da ghiaia, transitata il più da carri a buoi, cavalli, asinelli e piccoli calessi; Solo in seguito arrivarono le autovetture, intorno al 1940, e nel 1951 la strada fu asfaltata.

Dall’Ottocento, la figura del Cantoniere ha avuto notevoli evoluzioni. L’Anas, ne ha fatto l’emblema stesso della sua esistenza.  



Però nell’anno 2014 a Budoni vi fù il tramonto di questa figura che per anni ha accompagnato i ritmi di vita del nostro Paese. È, infatti, la famiglia Piras fu' l’ultima famiglia di Cantonieri della comunità di Budoni. Per non lasciare il bene in stato di abbandono il Comune di Budoni da subito chiese l'affidamento della struttura, ma se in un primo momento l'Anas si era mostrata disponibile alla vendita del bene, in un secondo momento cambiarono politica e bloccarono tutto, nel 2019 lo scenario si è riaperto e l'Anas ha deciso di dare in locazione lo stabile, a tal punto l'amministrazione comunale di Budoni ha palesato l'intenzione di prendere in locazione la struttura con contratto trentennale e farne un Centro Espositivo e/o di aggregazione, sfruttando la posizione baricentrica della struttura, dando nuovo lustro alla stessa struttura e al centro del paese.  

A videcci sani... e come disse Pablo Piccasso: datemi un Museo e ve lo riempirò!