L’alberghiero Budonese e la rivolta di tutta la Gallura

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Pochi giorni fa, esatamente il 22 Marzo, una delegazione composta da studenti, professori e amministratori locali hanno manifestato a Olbia, prima nel piazzale di via Nanni, è successivamente nell'aula consiliare dell'ex Provincia Olbia-Tempio, in difesa dell'istituto alberghiero di Budoni, sede staccata di Arzachena.

 

Questa delegazione ha denunciato l'inadeguatezza dei locali che ospitano l'attività didattica, composta da circa 200 ragazzi, che si trovano costretti da anni ha studiare in  aule troppo piccole e insufficienti, con studenti costretti a fare lezione nei corridoi e talvolta anche nel piazzale dello stesso istituto.

 

Ci tengo a sottolineare che il trend di crescita della scuola di Budoni è esorbitante, è passata infatti, negli anni, dai 42 iscritti del 2007 anno di apertura, ai 196 dell’anno in corso con un bacino di utenza allargato con la presenza di alunni che arrivano da Olbia, Monti, Nuoro, Dorgali, Loculi, Irgoli, Orosei, Posada , Lodè e addirittura di Siniscola nonostante la presenza di un indirizzo alberghiero nel Tecnico Siniscolese.

Questo per far capire l’importanza dell’istituto non solo nel territorio Budonese ma oltre i suoi confini sia galluresi che baroniesi.

La delegazione è andata nella sede dell’ex provincia per avere notizie riguardo questi continui ritardi ed interruzioni dell’ampliamento, difatti, esiste un progetto esecutivo della Provincia nel quale si stanziavano ben 400 mila euro per l'ampliamento dell'istituto e la sua ristrutturazione.

 

Effettivamente i lavori furono avviati nel 2009 però quasi subito interrotti una prima volta, poi furono ripresi nel marzo del 2014 all'indomani di una manifestazione di protesta (dove anche Lu Bandidori intervenne con più articoli), ma adesso per la seconda volta i lavori sono stati interrotti dopo solo un mese di attività.

 

Il Sindaco Porcheddu tempo addietro in un’intervista mi parlò del peso politico della Gallura in seno alla regione autonoma della Sardegna, definendo questo peso “insufficiente” rispetto al peso che hanno altri territori della regione Sardegna, basti pensare che in Regione ci sono solo due consiglieri regionali Galluresi, ne avremmo dovuto avere cinque invece, tre sono andati nella provincia di Nuoro per delle logiche di una manovra che è stata fatta nell’ultima fase della giunta Cappellacci con la riforma degli enti locali dove vede la provincia Olbia-Tempio commissariata e con le mani legate per fare interventi politici, non solo propositivi e d’investimenti per il futuro ma neppure di riuscire ad ottemperare agli impegni già presi in passato dall’ente, e oggi ne abbiamo avuto una prova inconfutabile vivendola sulla nostra pelle o meglio sulla pelle dei ragazzi che richiedono solo una cosa, il diritto allo studio.

 

 

Seppur il commissario della Provincia Giovanni Antonio Carta abbia assicurato che nei prossimi mesi “cercherà” di bandire una nuova gara d'appalto in molti sono oramai consapevoli che il sit-in bisognerà andare a farlo dalla nostra matrignia chiamata Sassari e successivamente dalla madre padrona Cagliari.

 

L’unica arma che il comune di Budoni ha per ottenere delle risposte e far sentire la propria voce è solo una, e si chiama “Unione dei Comuni Budoni, Loiri P.S. Paolo e San Teodoro ”, tale ente ora deve tirar fuori gli attributi e alzare la voce, i singoli comuni oramai non hanno nessuna forza davanti all’accentrismo di Cagliari padrona.

Faccio i miei migliori auguri ai ragazzi dell’alberghiero, nella speranza che partendo da loro si possa veramente alzare la testa e sottrarsi all’arroganza di quei politici che pretendono di ridisegnare i confini dell’isola, (che non sono solo geografici ma culturali e storici), semplicemente usando una biro per i propri porci comodi politico-economici.

A videcci sani e orgogliosi di essere Galluresi.