L’UOMO ORCHESTRA.

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Oggi 4 Agosto 2015 alle ore 22:00, piazza Giubileo ospiterà l’evento THE CROSSROADS:

 
Un percorso a ritroso sulle polverose strade della musica tradizionale americana, sia nera che bianca, e dell'enorme influenza che quella musica ha avuto nell'Europa del rock dai Beatles agli Stones e Led Zeppelin e sulla musica popolare moderna in genere. Sul palco chitarre acustiche, armoniche, banjo, mandolino, violino, lapsteel, sassofono e una particolare batteria a pedali ... e naturalmente le tre voci di Alberto Sanna, Rubens Massidda e Diego Milia.


Due ore di godibilissima country music, di blues, di r’n’r … in repertorio, assieme alle originali composizioni dei membri del gruppo, brani di autentici eroi della tradizione musicale americana come Dick Burnett, Lead Belly, Robert Johnson, Merle Travis, Willie Dixon, Woody Guthrie … ed i loro epigoni inglesi: Jagger & Richards, Jethro Tull, fino a citazioni acustiche degli australiani AC/DC o del boss dei boss Bruce Springsteen.

 

Alberto Sanna è l’ultimo One Man Band:

“La musica è la mia gabbia e la mia libertà, le canzoni sono il mio pane quotidiano, la voce, la chitarra e le armoniche, i miei arnesi del mestiere, la batteria poi l’ho sempre suonata, sin da ragazzino, ora, però ho deciso di fare tutte queste cose contemporaneamente!” (Alberto Sanna.)

 

Icona del rock sardo, cantautore e musicista poliedrico.

Esordisce come batterista negli anni ‘70, ma dal decennio successivo è cantante, autore, chitarrista, bassista e armonicista con alcuni gruppi che hanno lasciato una traccia fondamentale nella storia rock della Sardegna (Masoko Tanga, High Voltage/TNT, Sanna R’n’R Breakers, Animanera, All Sun Rockin’ Jive, Radioclash).

 

Da allora non ha mai smesso di scrivere canzoni e di andare in giro a suonarle, facendo della musica il punto principe della sua vita e diventando una voce significativa dell’Isola contemporanea.

La sua carriera è segnata da un interminabile e appassionante viaggio a ritroso negli anni d’oro del blues, dell’hard rock, dello swing, fino al jive e al rock’n’roll delle origini.

 

Nel corso degli anni ha collaborato con Paolo Bonfanti, Jono Manson (U.S.A.), Fry Moneti (Modena City Ramblers), Luca Lanzi (Casa del vento), Francesco Piu, Gavino Riva, Jimmy Dillon (U.S.A.), Rossella Faa, Ale Diablo (Sikitikis), Alma Mediterranea, Domenico Cocco, Davide Sanna, Jaime Dolce (U.S.A.), Gavino Murgia, Mark Hanna (U.S.A.), Vittorio Pitzalis, Mauro Palmas, Andrea Parodi, Balentes e tanti altri …

 

Il termine One Man Band, (uomo orchestra) sta ad indicare, in senso lato, un gruppo musicale formato da un'unica persona, di solito un pluristrumentista che, in determinati generi musicali, svolge anche il ruolo di cantante.

 

questi cantautori come Alberto ad esempio, usano questo modo di suonare con: chitarra,vocearmonica a bocca e grancassa a pedale.

Questo permette loro una grande indipendenza artistica.

 

I primi esempi di one man band, seppure con accezione lievemente diversa da quella che il termine ha conseguito nel tempo, possono essere identificati con i protagonisti dell'attività giullaresca di piazza del XIII.

 

Col passare degli anni e la sempre minore attività giullaresca, i "proto" uomini orchestra si sono quasi estinti, sebbene sia ancora possibile trovarne alcuni in attività in diverse piazze italiane, tra cui, ad esempio Piazza Navona a Roma e… oggi a Budoni!

 

Un genuino esempio di one man band da strada è presente nei filmMary Poppins, della Disney, nel personaggio di Bert, interpretato da Dick Van Dyke, ed in Totò le Mokò, nel personaggio di Antonio Lumaconi, interpretato da Totò.

 

Secondo alcuni gli one man band moderni sono da intendersi, ormai, perlopiù, come musicisti, tra cui spiccano alcuni autori di musica elettronica.

Per il vero con l'uso dal vivo dell'elettronica occorre però che eventuali automatizzazioni non vincolino l'esecuzione in qualcosa di precostituito e che sia sempre l'artista stesso a creare al momento l'armonia e la melodia.

 

Senza questo criterio non si parlerebbe più di uomo orchestra, ma di un singolo musicista o un DJ che suona su base musicale preregistrata, (non è questo il caso).

 

Non mancano esempi di one man band nell'heavy metal, in particolar modo nei suoi sottogeneri più estremi: da citare iBurzum, gruppo black metal fondato dal suo unico membro fisso Varg Vikernes, e ancora oggi presente, e i Bathory, band Viking Metal svedese nella quale il membro fondatore, Quorthon, ha inciso la maggior parte dei dischi in studio da solo, registrando le varie parti cantate e strumentali, e servendosi solo occasionalmente di altri musicisti.

 

Questo spiega anche perché queste band non tenessero concerti, tournée o presenze a festival musicali, contribuendo a far crescere intorno a loro un certo alone di leggenda.

 

E allora che leggenda sia….

 

A videcci sani!