MI GIRANO…LE RUOTE!

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Finalmente dopo 15 anni si è provveduto al rifacimento dei marciapiedi con materiali a norma anti scivolo, con gli spazi previsti dalla legge ( e dal buon senso) per il transito dei portatori di handicap con le relative discese verso la strada, affinché l’invalido o la carrozzina possa agevolmente scendere, togliendo di fatto le barriere architettoniche tanto odiate da noi tutti.

 

Ma INCIVILI di turno o ancora meglio gli IDIOTI, perché altro termine non si può utilizzare, continuano a parcheggiano sopra i marciapiedi, dove il disabile ha necessità di scendere, dove il passeggino con i nostri bambini dovrebbe transitare (senza contare che i medesimi marciapiedi sono ancora freschi di edificazione).

 

I soldi spesi per l’edificazione di tale opera non sono di Giuseppe Porcheddu nostro primo cittadino, o di Antonio Addis o di Claudia Cocciu e Ivan Zedda, (assessori)  no, i soldi sono i “miei”, sono i “nostri”, sono di tutti i Budonesi che pagano le tasse e lavorano con tanti sacrifici ogni santo giorno.

 

Allora IO m’indigno pubblicamente e vi dico siate intelligenti, parcheggiate nei luoghi idonei lungo tutta la via Nazionale, allora perché, per la fatica di non fare due passi andiamo a parcheggiare proprio sopra il marciapiede?

Nella penisola viene chiamata “pigrizia”, in sardo invece, si chiama “mandronia”.

 

In conclusione richiedo agli autisti, diciamo cosi “distratti” di comportarsi secondo le norme dettate dal codice stradale e del buon senso;

 

Chiedo al corpo della Polizia locale di non guardare in faccia a nessuno, amico o meno e scrivere il verbale senza neppure fischiare.

 

Chiedo alla Pubblica amministrazione che provveda quanto prima alla realizzazione di aree di carico scarico nelle vicinanze delle attività commerciali, agregandole per blocchi e per fascia oraria, sempre alla medesima amministrazione chiedo di inserire negli slarghi dei marciapiedi, dei dissuasori, che siano cestini o delle panchine o altro ancora, affinché chi volesse parcheggiare impropriamente, si trovi impossibilitato a farlo.

A videcci sani.