Quando la giunta Porcheddu s’insediò nel nostro bel paese, iniziò a spulciare fra i vecchi fascicoli al fine di individuare tutte quelle zone che furono date in cessione dai privati, relative a lottizzazioni precedenti in base alle convenzioni fatte allora tra il comune e il privato, zone queste spesso abbandonate o lasciate alla mercé di terze persone o comunque non fruttuose per la cittadinanza.
Una di queste zone riguardava e riguarda tutt’oggi la zona di Baia sant’ Anna dove in data 14.06.1975 con rep. N° 5 fu stipulata una convenzione urbanistica relativa ad un piano di lottizzazione in loc. Portitu Ruju, ora nota come Baia Sant'Anna dove si è accertato che la società lottizzante ha realizzato abusivamente due pontili in totale assenza di qualsiasi autorizzazione.
Il responsabile del Settore Tecnico, in data 12.07.2000, aveva emesso l'ordinanza di demolizione n° 25 per le opere abusivamente realizzate, assegnando novanta giorni per ottemperarvi; Ma ad oggi nulla è stato fatto per cui le opere sono ancora li;
L’amministrazione Porcheddu ha deciso a tal proposito di acquisire l’opera abusiva al patrimonio indisponibile del Comune.
delibera Atto n. ro 8 del 20/02/2014).
In quest’area costiera, infatti, l’amministrazione vorrebbe investire ben €.5000.000 indirizzate verso tre grandi progetti;
-Il primo riguarda il vecchio porticciolo, dove dovrebbe nascere un Centro Velico, un luogo dove si potrà imparare, crescere nella formazione velica e allenarsi in sicurezza, accompagnati da istruttori capaci di trasmettere passione ed entusiasmo.
-Il secondo progetto sempre relativo alla zona del porticciolo sarà quello di creare un punto di “Primo Soccorso” per tartarughe marine e fauna selvatica:
Si è, infatti, evidenziato a riguardo che nell'area che va da San Teodoro a Posada vi è il problema del ritrovamento di tartarughe marine in grave difficoltà che presentano lesioni, ferite o patologie di vario genere legate a interazioni con fattori antropici o naturali.
Le attività di pesca, il traffico nautico e l'inquinamento da detriti umani (ingestione di buste di plastica) è tra i problemi più rilevanti per la Caretta caretta.
Per far fronte a questi problemi con il nuovo progetto, ci si vorrebbe occupare del recupero a mare e del soccorso primario delle tartarughe marine in cattivo stato di salute.
Queste e altre iniziative consentirebbero di acquisire maggiore credito per entrare a far parte del Parco Marino di Tavolara che darebbe un valore aggiunto oltre che alla Baia stessa anche a tutto il Comune di Budoni che negli anni si sta sempre più avvicinando a quello che è una cultura marinara;
Il terzo progetto riguarda una Piscina che attualmente si trova all’aperto sita anch’essa nei paraggi del porticciolo;
L’intento dell’amministrazione è di creare una struttura al fine di coprire la piscina, consentendo cosi l’utilizzo della medesima anche nei mesi più freddi;
Pensiamo ad esempio ai nostri bambini che avrebbero la possibilità di iniziare ad avvicinarsi a questo sport in totale sicurezza per poter affrontare, solo in seguito, il nostro straordinario mare;
Tale struttura potrebbe essere utilizzata anche per fare dei corsi d’immersione con le bombole sia a scopo ludico sia rivolto all’addestramento dei ragazzi per il salvamento a mare.
“Queste aree come tante altre presenti nel nostro comune sono della cittadinanza e non di chi impropriamente e in maniera abusiva li detiene facendo alle volte pagare per il loro utilizzo”.
“Riprendiamoci, dunque ciò che è della cittadinanza senza se e senza ma”.
Una nave nel porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite e allora forza Budoni, salpa questa maledetta ancora che da troppo tempo ci trattiene e parti per nuove mete e verso un futuro migliore!