PORTO OTTIOLU: POSTI BARCA SOMMERSI.

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Il 29 aprile del 1985 avvenne la posa della prima pietra che dava inizio alla costruzione del Porto Turistico di Ottiolu, (essa è ubicata al centro della piazzetta principale).

 

In precedenza quella zona era una palude (stagno) ricettacolo di zanzare portatrici in passato del virus della malaria e con la presenza di alghe in putrefazione.

Ciò avvenne in un’area demaniale.

 

Sotto l’amministrazione dell’allora Sindaco Nino Durgoni la società “Intermarine” presentarono un progetto di massima alla Capitaneria di Porto e successivamente presentarono al Comune un progetto dettagliato per la realizzazione di un approdo turistico con circa 450 posti barca che secondo la deliberazione del 1984 e con la convenzione ad essa correlata il 10%  del totale dei posti barca dovevano essere destinati per uso del SERVIZIO PUBBLICO (pompieri, polizia locale ecc..) e  6 posti barca dovevano essere ceduti GRATUITAMENTE al Comune di BUDONI .

 

Il comune rilasciò la Concessione Edilizia dopo aver acquisito tutti i pareri degli organismi interessati quali:

A.N.A.S;

Vigili del fuoco;

Aviazione Marittima;

Ministero della Marina Mercantile;

Sopraintendenza alle Belle Arti;

Regione Sardegna e altri ancora.

 

Essendo Io “ignorante” in materia, vorrei saperne di più, infatti, secondo Elias Canetti, l’ignoranza non deve impoverirsi con il sapere;

per ogni risposta deve saltare fuori - lontano e apparentemente non in rapporto con essa - una domanda che prima dormiva appiattata.

 

In che maniera vengono o dovrebbero essere utilizzati quel 10% di posti barca destinati ad uso pubblico?

 

E ancora, i 5 o 6 posti barca Comunali, quale utilizzo specifico hanno e dove sono ubicati?

 

Detto ciò mi faccio portavoce di molti ragazzi Budonesi tra le altre cose vorrebbero sapere in che maniera poter ammarare il proprio gommone, viste le restrizioni dell’utilizzo degli arenili, giustamente salvaguardati con apposite recinzioni dal comune, senza dover pagare (e non poco) per forza alla socetà del porto ogni qualvolta volessero andare a fare una pescata tra amici.

 

Domande che molti si pongono e a mio avviso legittimamente, ma che in pochi hanno il coraggio di fare, il mio compito e dare voce a questi miei concittadini.

 

L’amministrazione pubblica dovrebbe essere

come una ricca nave che dal porto è appena uscita

carica non pur di perle e d'oro e d'ostro,

ma di tutto il tesoro del Paese nostro,

a solcare l'aspro mare di questa vita.

 

Nella speranza di una risposta esaustiva da parte dell’attuale Pubblica Amministrazione vi saluto.