Protezione civile di Budoni:

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Il progetto nasce a seguito degli eventi alluvionali e degli incendi che hanno purtroppo interessato più volte il nostro territorio, l'Amministrazione Comunale con l’allora sindaco Pietro Brundu nel 2011 decise di affidare l’incarico professionale all'Arch. Piero Capello per la stesura del piano di protezione civile, e con l’attuale Amministrazione Porcheddu si sta andando a ultimare il percorso intrapreso negli anni passati rendendo operativo sul campo quest’organizzazione.

 

Il termine “protezione civile” è utilizzato per indicare tutti gli interventi messi in atto per soccorrere popolazioni colpite da calamità e disastri.

Salvare vite umane, trovare un letto a chi ha perduto la propria casa, distribuire cibo e vestiario, ripristinare le vie e i mezzi di comunicazione: questi sono solo alcuni dei compiti che una moderna struttura di protezione civile deve svolgere.

 

Con il termine protezione civile s’intende non solo intervento di soccorso, ma è anche l’attività di previsione e prevenzione, per studiare le cause, i rischi e le aree più esposte, per evitare e ridurre i danni dovuti alle calamità.

 

Il primo responsabile di quest’opera è il Sindaco, che è definito dalla legge “autorità locale di protezione civile”. È lui che ha il compito di realizzare i piani d’emergenza, di sorvegliare il territorio, di intervenire in caso di necessità e di coordinare l’opera dei soccorsi.

Il Sindaco si avvale di un proprio referente che nel nostro caso è l’assessore Alessandro Miscera poi di un C.O.C.( Centro Operativo Comunale) e poi ci sono i Volontari.

 

Seguendo le indicazioni del metodo "Augustus", al fine di poter avere uno strumento assolutamente modulare così da poter fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza, la composizione del Centro Operativo Comunale, ha previsto la "ripartizione" delle competenze di ciascun Ente, Istituzione e/o Organizzazione in base alle proprie prerogative.

 

All’interno del C.O.C.  ci sono diverse funzioni.

-Pianificazione e censimento danni.

- Sanità è Assistenza veterinaria,

- Viabilità e Strutture operative materiali e mezzi.

-Salvamento in mare.

-Censimento danni persone e cose.

-telecomunicazioni.

-Segreteria.

-varie ed eventuali.

 

Il braccio operativo del C.O.C. è IL VOLONTARIATO, che ha un suo direttivo ed è impegnato in svariati settori, dal campo sanitario, logistico, antincendio, subacqueo, prevenzione, monitoraggio, comunicazioni radio, e altro ancora esso costituisce la colonna fondamentale della Protezione Civile.

 

Ad oggi il Coordinatore di Budoni è Giovanni Mesina

 

Dinamico, intraprendente, motivato ed organizzato, il volontariato è il primo ad intervenire in caso di calamità ed è portatore non solamente di competenze e preparazione tecnica, ma anche di solidarietà e condivisione.

Il volontariato è quindi un modo per esprimere i sentimenti di solidarietà, di collaborazione, di spirito d’iniziativa e di organizzazione.

 

Ognun’uno con competenze in materie specifiche, tutte collegate fra loro in modo da poter dare una risposta sinergica ed efficiente a qualsiasi problematica possa proporsi.

 

Infatti, in passato i Piani di protezione civile erano basati sulla concezione burocratica del mero CENSIMENTO di persone e mezzi utili agli interventi di soccorso oggi, s’introduce con forza il concetto della DISPONIBILITA' di uomini, professionalità e mezzi;

 

Ecco allora la necessità di "suddividere" le competenze in funzioni di supporto i cui referenti e membri mettano a disposizione le proprie elevate competenze e professionalità nelle materie a loro assegnate e facenti parte della funzione stessa.

 

Una macchina complessa dove ciascuno mette a disposizione le proprie capacità per il bene di tutti.

 

La Protezione Civile lavora in sinergia con tutti i Corpi dello Stato, in primo luogo con i Vigili del Fuoco, che per la peculiarità della loro natura rivestono un ruolo indispensabile per la buona riuscita degli interventi della Protezione Civile, e con tutte le forze dell’ordine, le Forze Armate, il Corpo Forestale dello Stato e la Croce Rossa, Barracelli e quant’altro.

 

Naturalmente i volontari devono avere una preparazione e una conoscenza del territorio affinché possano in maniera organizzata mettere in pratica le procedure;

 

Vorrei spendere due parole proprio sulla preparazione di alcune persone che intervengono in situazioni estreme, infatti, capita sovente che si trovino degli “eroi” dell’ultima ora che senza avere né competenza né preparazione s’improvvisano pompieri oppure sommozzatori o altro ancora, naturalmente chi lo fa, è perché mosso dall’istinto, ma il 90% delle volte accade che cosi facendo si ottenga l’effetto contrario, mettendo, infatti, a rischio non solo la propria vita ma anche quella delle persone in pericolo;

 

La cosa migliore è essere coscienti dei pericoli e in momenti di crisi chiamare chi ha una formazione specifica per intervenire.

 

Uno dei fini della Protezione civile è educare la cittadinanza a mettere in pratica le procedure da seguire in caso di calamità, ecco perché nei prossimi mesi inizierà una campagna informativa rivolta ai cittadini, dove saranno dettate delle regole all’apparenza scontate, ma non da tutti eseguite nei momenti di emergenza oltre a ciò verranno indicati i referenti di zona al quale segnalare le emergenze ed infine i s’individueranno i luoghi d’incontro dove ricevere assistenza sia fisica che psicologica.

 

Per chi volesse iscriversi come volontario o referente di zona potrà farlo tramite domanda scritta al comune di Budoni oppure per qualsiasi informazione mettersi in contatto con il coordinatore Giovanni Mesina al numero 3289644859.

 

Sono onorato e orgoglioso di poter dare anch’io un piccolo contributo utilizzando i mezzi a mia disposizione per divulgare notizie e informazioni utili per la comunità Budonese.