RISPETTIAMO L’ORDINANZA ANTINCENDIO!

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La guerra contro il fuoco sembra non dover mai finire, infatti, il fenomeno degli incendi rappresenta ogni anno una grave minaccia per l’intero patrimonio ambientale della nostra Regione e per l’integrità della vita umana, per questo serve un’attenzione particolare da parte di tutti al fine di mettere in atto tutti quei comportamenti di tutela e prevenzione che possono evitare danni alle persone e all’ambiente. 


Nonostante sia notevolmente cresciuta la capacità di risposta operativa agli incendi, questo fenomeno rimane sempre una priorità nella stagione estiva, per questo serve un’attenzione particolare da parte di tutti noi all’uso responsabile del fuoco e l’impegno a mettere in atto tutti quei comportamenti di tutela e prevenzione che possono evitare danni all’ambiente e alle persone. 


L’azione preventiva è estremamente importante e necessaria, rappresenta infatti, uno degli obiettivi principali a cui tendere nell’ambito di una concreta politica di riduzione del rischio;

il sistema territoriale risulta essere tanto più vulnerabile, rispetto ad un determinato evento, quanto più basso è il livello di conoscenza del fenomeno. 

In tale ottica, l’amministrazione Comunale di Budoni il 20-05-2015 ha emesso un’ordinanza inerente, la PULIZIA DELLE AREE PRIVATE al fine di contrastare l’innesco degli incendi che negli anni hanno interessato più volte il nostro territorio;

 

Fra quelli più devastanti ricordiamo ad esempio quello del 1993 partito dalla ss 125 e che da Straula arrivò fino a Ottiolu e poi a Ludduì con più di 1000 ettari bruciati.

 

Nel 2003 il fuoco partì nei pressi della galleria stradale al confine tra Posada e Budoni, dove furono bruciati alcuni ovili e il rogo raggiunse le prime case della frazione di S'Iscala mandando in fumo in totale 60 ettari di bosco.

 

Nel 2009 fu dichiarato lo stato di calamità naturale, il fuoco partito da Porto san paolo, arrivò a Budoni nelle frazioni di Strugas, Lutturai e San Pietro, prontamente evacuati, creando danni a ovili, abitazioni private e strutture pubbliche per un totale di ettari bruciati di 1300.

 

In fine l’ultimo è del 2013, dove furono bruciati 50 ettari, l’incendio partì da Maiorca e arrivò fino a Luttuni.

 

L’ordinanza Comunale del 20-05-15 contiene tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare l’innesco d’incendi e che disciplinano l’uso del fuoco.

 

L’ordinanza non è solo un foglio appeso nelle vetrine dei negozi o nella bacheca del municipio, ma è una direttiva che se applicata correttamente, potrebbe essere decisiva per salvare delle vite umane, oppure per “ucciderle” se non eseguite in maniera corretta.

 

Dal 1°giugno al 31 ottobre, vige “il pericolo di incendio boschivo” secondo la deliberazione della Giunta Regionale n.14/11 del 8 aprile 2015 e a Budoni si è constatato che all’interno e all’esterno della cinta urbana e lungo le strade comunali e provinciali c’è stato un incremento di aree con vegetazione incolta, fieno, sterpaglie e altro ancora, queste oltre che essere un pericolo d’innesco per gli incendi è anche un habitat ideale per topi e insetti di ogni genere.

 

L’ordinanza comunale è rivolta in primo luogo ai proprietari e conduttori di terreni siano essi giardini e cortili adiacenti a civili abitazioni o terreni incolti non edificati, ubicati all’interno del territorio comunale di Budoni, e ordina che entro il 5 giugno 2015 si deve:

-ripulire dal materiale organico secco (rovi, fieno, sterpaglie ecc.) l’area limitrofa alle strade pubbliche e lungo il perimetro della proprietà per una fascia di almeno 3 metri dal confine con la medesima, creando così una fascia taglia fuoco.

-potare le siepi e i rami delle piante che protendono oltre il limite di proprietà privata su l’area pubblica e conferire tali rifiuti (se di piccola quantità) all’isola ecologica di zona industriale a Budoni.

 

(Queste azioni vanno ripetute per tutta la stagione estiva ove ve ne fosse bisogno).

 

L’utilizzo del fuoco è vietato in quei terreni ubicati nell’agglomerato urbano, è invece consentita la pratica strettamente agricola di abbruciamento di stoppe e altri residui agricoli nel periodo che va dal 15 maggio al 30 giugno e dal 15 settembre al 31 ottobre previa autorizzazione della Stazione Forestale di Siniscola;

Nel periodo che va dal 1° luglio al 20 luglio e dal 15 agosto al 14 settembre nei soli terreni “irrigui” sempre previa autorizzazione. (0784/878019).

 

Il mancato rispetto delle disposizioni di quest’ordinanza prevede l’applicazione di sanzioni amministrative che vanno dai 250,00 euro fino ai 10.000,00 euro.

 

Ma non dovrebbero essere le sanzioni a far rispettare tale ordinanza, bensì l’amore per il nostro paese perché l’ambiente naturale sia portatore di vita (e non di morte) e di lavoro e cultura per le popolazioni della Sardegna.

 

Riflettiamo dunque sulla grande professionalità, spinta fino all’abnegazione, di tutti gli uomini impegnati in prima linea nella lotta al fuoco, anche se negli anni nulla ha potuto per impedire il ripetersi di tragici eventi.

 

Ai lavoratori forestali, ai vigili del fuoco, ai vigili municipali, ai Barracelli e alle forze dell’ordine noi dobbiamo essere vicini ed esprimere riconoscenza per un lavoro prezioso, ma denso di pericoli, a protezione e tutela dell’ambiente e della incolumità di noi stessi e dei nostri cari.

A tutti voi dico GRAZIE!

 

Diamo allora tutti noi cittadini un segno tangibile di senso civico e morale, teniamo puliti i nostri terreni!