RISPETTO PER I MORTI…E PER I VIVI!!!

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Vorrei ritornare su un argomento già trattato in passato a me caro, ma che riguarda tutta la comunità:

L’esigenza di avere maggiori servizi all’interno dei Cimiteri Budonesi, il più importante è la creazione di un servizio igenico che a oggi è completamente inesistente, utile a tutti, ma in particolare ad anziani e disabili che talvolta sono impossibilitati a muoversi autonomamente o con mezzi propri e costretti a cercare il primo bar vicino o alla peggio farsela addosso.

 

Altro servizio urgente ed indispensabile è una camera mortuaria più ampia o quantomeno una struttura per il riparo dalle intemperie a coloro che con pazienza attendono di dare l’estremo saluto al defunto e le condoglianze ai familiari dello stesso.

 

L’attuale Amministrazione nei primi mesi di governo si prodigò allora alla stesura di un Regolamento specifico, per la gestione dei cimiteri ricadenti nel territorio Budonese e in seguito alla sua approvazione in consiglio comunale (vedi video seduta) con delibera votata all’unanimità tra maggioranza e opposizione.

 

In questo regolamento si vanno a trattare tutto una serie di norme e provvedimenti i quali andrebbero a soddisfare le esigenze di chi frequenta il Campo Santo, cosa che inevitabilmente tutti noi abbiamo fatto con i nostri cari.

 

Quest’azione politica è una cosa lodevole nonché doverosa ma… è passato  diverso tempo anzi secondo molti “troppo” dall’ approvazione e ancora non si è concretato nulla di tutto ciò.

 

Come ben sapete in questa mia modesta pagina mi trovo a trattare svariati argomenti e quando ci sono accadimenti o interventi positivi a vantaggio della nostra comunità sono il primo a lodare l’operato delle istituzioni o delle persone coinvolte quali esse siano;

 

Però è anche vero che uno dei fini da me seguiti fin dall’inizio era ed è quello di portare all’attenzione di tutti le problematiche del paese, talvolta sotto suggerimento di chi le vive personalmente come questo pomeriggio (alle ore 16:00), dove alcune anziane del paese (che nonostante la loro età mi seguono su facebook tramite i nipoti) si accingevano ad andare al funerale, trovandosi però in forte imbarazzo perché se pur con la volontà di andare a rendere omaggio al defunto avevano paura di prendersi un malanno sotto la pioggia oltre al fatto che con tale tempo rischiavano di farsela addosso dal freddo (non in senso lato) non essendoci infatti, un servizio igenico all’interno del Cimitero.

 

Ecco alcune parole pronunciate dalla signora:

 

“Fizu meu,
Jeo de pulitica ndi cumprendo pagu, ma appo idu chi in custos ultimos mese, medas cosas sono cambiadas;

No s’ana sistemadu s’istrada chi attidi a domo, chi prima chin s’asabbas piovana fidi unu disastru;

Appo idu su centru de sa idda chin sos marciapiedes nosos e bene pulidos;

Appo ischidu chi sos assessores si faghene idere in ziru e finza in sos zilleris pro ascultare sos promblemas de sa zente;

M’hana nadu chi han sistemadu sas iscolas e battidu sos pizzinnos a Budune;

Poi in sal dies chi es mancada s’abba pro meda tempus, unu zovanu de razza gavoesa, chi este assessore, hada provvedidu a distribuire s’abba in sas domos chin d’una cisterna.

Comunque, fizu meu caru, qusta amministrazione ja este brava zente e ana medas cosas de sistemare e faghere pro sos pizzinnos e sos zovanos chi hana bisonzu de trabagliu e attaru ancora, però pro nois bezzos e malandados de salude dimandammus unu pagu e "attenzione".

Celtos problemas chi pro bois zovanos parene minores, pro nois sono mannos, difatti, pu’l de una olta mi l’happo fatta a dossu in campusantu.

Itte cheres nipodes meos mi lassana in oghe e andana a faghere bisonzos issoro e jeo comente fago ad andare in bagnu?

Jeo, minde ilgonzo a ndi faeddare però…
Ite pudimus faghere si nessunu nos’ascultada?
A una celta edade conta pagu cussu chi amus de narrere;
Tottu sono in presse da una palte a s’attera e non si filmana a faeddare.

Caru Michele m’asa a iscusare si ti so faeddende de custas cosas, folzisi tue asa tender del faghere e ti so distulbende?

 

IO imbarazzatissimo gli ho detto che ero semmai dovevo essere io a chiederle scusa a lei e a tutti gli anziani del paese, per la mancanza talvolta di attenzione rivoltagli da noi giovani, in quanto seppur avendo la possibilità di parlare e di fare qualcosa per loro, che per tutta la vita si sono donati a noi, non riusciamo a trovare un minuto per chiedere di cosa hanno bisogno e non solo materialmente.

 

Io mi vergogno… e sono pronto a fare Mea Culpa chi altro ha il coraggio di farlo con me?

 

Ecco perché a cuore aperto mi rivolgo al Sindaco, affinchè questo benedetto regolamento venga quanto prima messo in pratica senza se e senza ma.

 

 

L’attenzione agli anziani fa la differenza di una civiltà.

Nella nostra comunità c’è attenzione all’anziano?

I giovani e le istituzioni li ascoltano?

Questo Paese andrà avanti solo se saprà, capirà la saggezza.

la sapienza e i bisogni degli anziani!